Parla il presidente dell'associazione Croce Medica
Gli atti vandalici e le scritte sui muri con insulti e minacce sembravano essere cessati. Ma a Natale c'è stata l'ultima offensiva: presa di mira l'autoambulanza dell'associazione Croce Medica, sistemata davanti alla sede del Latte Dolce a Sassari. Il 25 dicembre sono state squarciate tre gomme, a Santo Stefano è toccato alla quarta. Un messaggio molto chiaro: dovete stare fermi. Ma evidentemente non è bastato: dopo qualche giorno il mezzo è stato incendiato.
"Ci sono 15-20mila euro di danni - racconta all'ANSA il presidente dell'associazione Davide Lisai - ma non ci arrendiamo: continueremo a svolgere i nostri servizi con il furgone a nove posti. Sperando, con i soldi messi da parte, di poter nuovamente utilizzare un'ambulanza". Lisai, che anche questa volta si è rivolto alle forze dell'ordine, ha una spiegazione per tutto quello che sta succedendo: "Invidia", spiega laconicamente.
La Croce Medica è nata dall'iniziativa, portata avanti prima con l'aiuto della famiglia poi di alcuni volontari, dello stesso Lisai. Con i classici servizi di supporto nei campi di calcio o nelle manifestazioni. O con il trasporto dei pazienti dall'ospedale a casa. Un'attività che stava riscuotendo una buona accoglienza. "Chi si è rivolto a noi - spiega Lisai - è stato sempre trattato con cura e professionalità e si è sempre trovato benissimo".
All'inizio dello scorso anno i primi problemi al mezzo posteggiato in via Kennedy. E le scritte sui muri del quartiere che davano una spiegazione dei raid vandalici. Con inviti nemmeno tanto velati a fermare l'attività. Sembrava tutto finito. Ma, sotto le feste, ecco il colpo del ko all'associazione. Che però non ha alcuna intenzione di restare al tappeto.