Sottotraccia, scatti di Musi a Cagliari

Sardegna
@ANSA

Viaggio tra Sulcis e Asinara in mostra sino al 20 marzo

Uno sguardo contemporaneo e poetico per raccontare due territori, il Sulcis Iglesiente e l'Asinara. "Sottotraccia" è il percorso espositivo costruito attraverso 43 scatti del fotografo Pino Musi. Promossa dalla Fondazione di Sardegna e curata da Marco Delogu, la mostra sarà allestita a Cagliari nei suoi spazi dal 20 dicembre al 31 marzo. Un corpus che si dipana tra le geometrie deprivate della cella di Totò Riina all'Asinara e gli scheletri degli impianti minerari dismessi: Cala d'Oliva, Serbariu e Monteponi, ma anche gli orizzonti dilatati di Fornelli e le linee morbide di Piscinas e Cala Domestica. "I due poli di questo viaggio visivo di Pino Musi coincidono con le componenti stesse della fotografia, in un perfetto equilibrio tra bianco-Asinara e nero- Sulcis, tra le abbacinanti immagini del carcere e certi scorci 'piranesiani' dell'Iglesiente"", ha scritto il poeta Valerio Magrelli, i cui versi impreziosiscono la esposizione, frutto di una residenza d'artista.

"Una mostra lontano dalla retorica del degrado - mette in evidenza Delogu - l'eterna lotta tra buio e luce viene paradossalmente capovolta nei due territori. Uomini liberi obbligati al buio delle miniere, giornate intere passate a centinaia di metri sotto la superficie. Uomini in cattività obbligati a convivere con la potenza della luce del sole, e di questa bellezza abbagliante non potevano usufruire: punizione nella punizione, quella luce marcava il loro confine, così come il profondo buio toglieva salute e libertà ai minatori del Sulcis".

Un contrasto paradossale, annullato nelle fotografie di Pino Musi, il cui sguardo persegue una visione poetica lontana da ogni intenzione documentaristica per offrire con il linguaggio contemporaneo una personale visione di due mondi e accorciare attraverso un racconto unitario le distanze geografiche.
   

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