Cagliari, arte del tamburo con Munedaiko

Sardegna
cagliari

Per Skillellè esordio con il taiko giapponese, "energia vitale"

di Maria Grazia Marilotti

"Le vibrazioni del battito del tamburo risvegliano l'energia vitale sopita nella parte più profonda in ognuno di noi. Si percepisce anche a livello fisico e psicofisico, è un'esperienza coinvolgente e avvolgente". Lo racconta all'ANSA Mugen Yahiro, artista italo-giapponese fondatore dei Munedaiko, gruppo di studio che diffonde, attraverso spettacolari e coreografiche performance e laboratori, l'arte del taiko, il "grande tamburo", strumento di percussione tradizionale della cultura giapponese che vanta almeno 2000 anni di storia. Ora il gruppo che porta avanti questa antica pratica del paese del Sol Levante fa il suo esordio anche in Sardegna.

"Per coinvolgere il pubblico in un'esperienza artistica, spirituale, sensoriale e che può essere anche terapeutica". Parola di Mugen Yahiro. Con i suoi fratelli Naomitsu e Tokinari, sarà protagonista a Cagliari per due appuntamenti inediti: il 6 dicembre alle 16 con un laboratorio e il 7 alle 18.30 con un concerto-spettacolo, entrambi nella Basilica di San Saturnino. Le sofisticate tecniche di percussione nipponica con le potenti sonorità e soprattutto le vibrazioni, si espanderanno tra le arcate della chiesa paleocristiana, una delle architetture più significative dell'area mediterranea. E' uno degli eventi clou di "Skillellé. Pronti per il mondo", progetto ideato dall'associazione Malik. Lo spettacolo è ospite del Festival Transistor del Cada Die Teatro e in collaborazione con la Palestra Centro macrobiotico sardo e libera Università dell'Oki Do Mikkyò Yoga.

Il taiko, "specchio dell'anima", era usato in battaglia e in contesti popolari, culturali e spirituali buddisti e shintoisti. La stessa creazione del taiko è di per sé una raffinatissima arte: è ottenuto dal tronco di un unico albero e caratterizzato dalla presenza di una doppia pelle in grado di fornire particolari vibrazioni e reciproche risonanze. "Lo scopo è scoprire se stessi, sviluppare la nostra unicità e evolverci attraverso la pratica di quest'arte, un arduo allenamento, impegno e studio fisico e mentale", spiega ancora Mugen Yahiro. Un concerto spettacolo che ha un grosso impatto sul pubblico. "Il consiglio è quello di sedersi e ascoltare senza pregiudizi - suggerisce Yahiro - il nostro intento è creare una prosperità reciproca, un'armonia con se stessi e con l'altro".
   

Cagliari: I più letti