S.Elia, residenti ridisegnano quartiere

Sardegna
@ANSA
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Progetto coop La Carovana con Fondazione Giulini e Con il Sud

Piani territoriali, master plan e contratti di quartiere si sono succeduti per cinquant'anni e sono serviti a poco. I residenti dicono basta agli interventi calati dall'alto: a rivitalizzare il quartiere di Sant'Elia a Cagliari ci vogliono pensare loro, gli abitanti del rione. Come? Grazie a "Rigener-azione Urbana", il progetto cofinanziato dalla Fondazione Con il Sud e dalla Fondazione Carlo Enrico Giulini, attuato dalla cooperativa sociale La Carovana e illustrato al Lazzaretto Sant'Elia.

Nella prima fase, durata sei mesi, un'equipe di community manager e mediatori culturali ha proposto interviste informali a una serie di famiglie proprio per entrare in relazione con la comunità locale e far emergere progettualità, sogni, competenze, sogni, parte dei quali potranno essere supportati nelle fasi successive. Le idee emerse saranno "restituite" sabato 9, sempre al Lazzaretto, in un incontro dedicato ai cittadini. E da subito saranno individuate le tipologie di progetti che è possibile attivare.

"La sfida che ci proponiamo - spiega uno degli ideatori del progetto, Claudio Zasso (La Carovana) - è superare lo stereotipo di Sant'Elia come luogo di degrado fisico degli spazi pubblici e privati, di mancanza di scolarizzazione". La Carovana è capofila di una serie di soggetti che contribuiscono al successo dell'iniziativa: Teatro di Sardegna, Cooperativa S.Elia 2003, il Cipm (Centro italiano per la Promozione della Mediazione), l'ente di formazione Iknoform, l'Università di Cagliari e l'Istituto europeo di design(Ied).

Significativo e strategico, poi, il ruolo della Fondazione Giulini. Collaborando strettamente con il Cagliari calcio - che nello stesso quartiere intende costruire il nuovo stadio - considera una priorità poter offrire un contributo al disegno di uno sviluppo equo ed eticamente pianificato dell'area.
   

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