E' scontro su entrate tra Sardegna e Cdm

Sardegna
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Governo impugna leggina su 285mln previsti in bilancio Regione

Di nuovo scontro aperto tra lo Stato e la Regione Sardegna sul contributo dell'Isola al ripianamento del debito pubblico. Dopo che il Consiglio dei ministri ha deciso di impugnare una legge regionale di agosto che destinava alla copertura del disavanzo della sanità i 285 milioni trattenuti nel 2018, ma non dovuti dalla Sardegna come sentenziato dalla Corte Costituzionale all'inizio dell'anno, la Regione va all'attacco. "Abbiamo previsto i 285 milioni nel nostro bilancio per il semplice fatto che sono un'entrata certa, perché sugli accantonamenti del 2018 la Consulta si è espressa con estrema chiarezza - dice l'assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino - Ma se pensano di intimidirci sbagliano di grosso, siamo disposti a far valere il credito liquido ed esigibile che vantiamo verso lo Stato con tutti i mezzi a disposizione, pignoramenti compresi".

Proprio due giorni fa l'esponente della Giunta Solinas aveva scritto al ministro dell'Economia Gualtieri per rinnovare la richiesta di un confronto in cui definire un accordo sulla quota del contributo dovuto dalla Sardegna.
   

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