Porto canale Cagliari, intesa sulla cig

Sardegna
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Nuovo incontro oggi in Regione, salta sit-in al Mise

Accordo raggiunto per la cassa integrazione dei 210 dipendenti della Cict, principale terminalista del settore container del porto canale di Cagliari: sindacati, Regione Sardegna e azienda hanno sottoscritto questo pomeriggio al termine di una lunga riunione iniziata alle 11.30 e conclusa dopo le 17.30, un verbale di incontro che va verso la Cig per cessazione della durata di dodici mesi. È l'avvio di un percorso burocratico che dovrebbe portare lunedì prossimo alla sottoscrizione dell'accordo vero e proprio.

Con il documento che nei giorni successivi dovrebbe poi approdare a Roma per la richiesta vera e propria di cassa integrazione. La riunione è stata lunga e difficile: il punto di partenza era la procedura di licenziamento già avviata. Con un conto alla rovescia arrivato ormai quasi al termine. Importante è stato - oltre la tenacia dei sindacati - anche il ruolo di mediatore della Regione. Era indispensabile però il sì della Cict: l'azienda alla fine ha ritenuto percorribile l'iter degli ammortizzatori sociali. "All'inizio le posizioni - ha commentato William Zonca della Uil - sembravano molto lontane. Ma siamo riusciti comunque ad avviare questo percorso che consentirebbe di pensare, nei dodici mesi di cassa integrazione a un rilancio del porto canale".

Il verbale è stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Presenti anche le assessore regionali del Lavoro Alessandra Zedda e dell'Industria Anita Pili, il Comune di Cagliari con il vicesindaco Giorgio Angius, l'azienda, l'ispettorato del lavoro e l'Aspal.

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