Porto Cagliari, occupata sede terminal

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Vertenza si inasprisce in attesa decisione su cassa integrazione

La protesta dei lavoratori della Cict, principale terminalista del traffico container al porto industriale di Cagliari, si fa sempre più dura. Da ieri, al termine di una lunga riunione, gli addetti hanno deciso, con il sostegno di Cgil, Cisl e Uil, di rimanere in assemblea e presidio permanente nella sede della società nello scalo industriale del capoluogo che sta attraversando una profonda crisi di traffico merci.

"Non saranno più garantite - spiegano in una nota le tre sigle - le normali e straordinarie prestazioni lavorative.  Evidenziamo - continuano- che i lavoratori sono al limite della pace sociale". Cgil, Cisl e Uil contestano la posizione della azienda in merito alle decisioni assunte nel tavolo ministeriale dello scorso 31 luglio. In ballo c'è la possibilità di evitare il licenziamento per 210 addetti e di virare verso la cassa integrazione di dodici mesi. Una soluzione che - hanno sempre detto i sindacati - consentirebbe di prendere tempo per trovare qualche strada che porti al rilancio del porto canale.

SINDACATI, RIMANDARE LICENZIAMENTI DAL 30/9. Una proroga di circa un mese, al 30 settembre, per evitare 210 licenziamenti al porto canale di Cagliari che scatteranno dal 2 settembre, al termine della procedura di legge. Senza ulteriori novità sull'apertura della cassa integrazione, infatti, gli addetti rischiano di restare a casa. È la richiesta inoltrata da Cgil, Cisl e Uil ai ministeri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e all'assessorato regionale del lavoro. La domanda è stata girata anche al presidente della Regione Christian Solinas e al presidente dell'autorità di sistema portuale Massimo Deiana. I sindacati ricordano che, al termine del tavolo dello scorso 1 luglio, era stata offerta alla Cict, il principale terminalista del settore container, la possibilità di pronunciarsi entro le successive 72 ore sulla proposta in campo relativa alla cassa integrazione di dodici mesi. Ma la Cig non è mai diventata realtà e i sindacati accusano la Cict di "inerzia". Nel frattempo i lavoratori, che stanno occupando con un'assemblea permanente la sede dell'azienda terminalista, hanno issato un grosso striscione sulla statale 195, al bivio per il porto industriale in un tratto che in estate è attraversato da numerose auto che si recano verso le località turistiche della Sardegna sud occidentale. La scritta recita: "Il porto non si tocca. Regione dove sei?".


   

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