Spettacoli e visite al Nuraghe Diana

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A Quartu il progetto "Incanti", 40 serate tra arte e musica

Un pezzo di Sardegna antica a due passi dalla città e dal mare per capire che aria tirava nell'isola circa duemila anni fa. Un percorso non troppo lungo o complicato per chi sta a Cagliari, Quartu o Villasimius: è proprio attaccato alla litoranea.
    È il nuraghe Diana, sulla Baia Azzurra in località Is Mortorius, Comune di Quartu S.Elena. Per farlo conoscere e per farlo "rivivere" è stato creato il programma Incanti, finalizzato proprio alla valorizzazione del sito archeologico. È una rassegna che prevede una serie di iniziative culturali aperte al pubblico. E non si fermeranno all'estate.
    Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è realizzato dal Comune con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell'Agenzia Conservatoria delle Coste e dell'Associazione Turistica Pro Loco. Quaranta serate, sia il sabato che la domenica, tra visite guidate volte alla conoscenza del nuraghe, laboratori sull'archeologia, eventi di musica classica e jazz, rappresentazioni teatrali e tanto altro.
    Il piano del Polo Museale di Quartu va anche oltre il nuraghe e include le Batterie Caldo Faldi, fuori città, e in centro l'ex convento dei Cappuccini e Sa Dom'e Farra. Obiettivo - come ha sottolineato l'assessora ai Beni culturali Lucia Baire - è "far crescere il turismo culturale in città e allo stresso tempo permettere ai quartesi di godere della bellezza del territorio".
    Per il sindaco Stefano Delunas il Nuraghe Diana può e deve assumere un ruolo strategico per l'intera Città Metropolitana.
    Chiaro il messaggio della Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le provincie di Oristano e Sud Sardegna, Maura Picciau: "C'è molto interesse riguardo la storia degli scavi archeologici. La valorizzazione dei nuraghi è necessaria e la musica all'interno del sito è capace di creare un'atmosfera speciale, particolarmente emozionante, che permetta di riallacciarsi in modo istintivo all'eredità storica. Auspico la nascita di un Cammino dei nuraghi per i periodi autunnali e primaverili.
    Questo splendido sito, fronte mare, sarebbe sicuramente una delle tappe più suggestive".

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