Restauro cattedrale e Archivio Oristano

Sardegna
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Finanziamenti Mibac. Al via lavori, dureranno un anno

(ANSA) - ORISTANO, 13 GIU - Un anno, a partire da oggi, per dotare finalmente l'Archivio di Stato di Oristano, forse il più ricco dell'isola, di una sede dignitosa e idonea e per restituire agli oristanesi la facciata gotica della Chiesa duecentesca di San Francesco, che era stata danneggiata e nascosta per far posto prima a una caserma dell'Esercito e poi agli uffici del Distretto militare. E un anno di tempo, o poco di più, anche per restituire l'antico splendore alla Cattedrale di Santa Maria Assunta. Lo hanno assicurato la segretaria regionale del Ministero per i Beni e le attività culturali, Patricia Olivo, e il funzionario della Sovrintendenza Paolo Margaritella, nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato anche l'arcivescovo uscente di Oristano Ignazio Sanna.
    L'avvio dei cantieri è frutto di finanziamenti per oltre 7 milioni di euro messi a disposizione dal Mibac. In particolare per la Cattedrale di S. Maria Assunta, la più grande della Sardegna, sono stati stanziati 2 milioni e 100mila euro, che consentiranno il restauro degli apparati pittorici della chiesa e delle sacrestie monumentali, che presentano un diffuso deterioramento provocato almeno in parte da infiltrazioni di acqua, e alcuni interventi di consolidamento strutturale dell'ingresso Nord e della facciata principale. L'avvio dei lavori è previsto per la fine dell'estate e non pregiudicherà il regolare svolgimento delle funzioni religiose. I fondi a disposizione per l'ex convento di San Francesco ammontano invece a 5,6 milioni.
    Il progetto, hanno spiegato la dottoressa Olivo e l'architetto Margaritella, è il risultato di una logica funzionale alla destinazione di sede dell'Archivio di Stato basata sulla conservazione dei valori fondanti del complesso che affonda le sue origini nel 13/o secolo e fu gravemente danneggiato dopo l'incameramento da parte dello Stato. In particolare, con l'abbattimento dei corpi aggiunti negli anni 50 del secolo scorso, saranno recuperate le prime due campate dell'antica facciata gotica e potrà essere realizzato uno spazio pubblico che si aprirà sulla via Sant'Antonio. (ANSA).
   

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