Sartoria Lirico firma abito Altera Nos

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Svelato solo un guanto, domani lo indossa Raffaella Lostia

La sartoria del Teatro Lirico di Cagliari, guidata da Beniamino Fadda, ha creato l'abito di gala che per la prima volta una donna indosserà per la festa di Sant'Efisio nelle vesti dell'Alter Nos. Sarà Raffaella Lostia, funzionaria del Comune capoluogo, a rappresentare la municipalità per tutta la durata dei festeggiamenti. Il vestito è ancora top secret, è stata concessa solo una foto di un guanto: forme, tessuti e colori saranno svelati solo domani mattina con la prima apparizione in pubblico dell'Altera Nos.

Una svolta in chiave femminile, mai successa prima in 363 anni di storia della processione dedicata al Santo guerriero che liberò Cagliari dalla peste. Una piccola ma significativa rivoluzione che rinnova un rito plurisecolare. L'abito nasce dal laboratorio sartoriale del Lirico, sintesi artistica di eleganza e stile di una tradizione che ha forti radici identitarie non solo per Cagliari ma per tutta la Sardegna. Una reinterpretazione di una tradizione antica, in chiave contemporanea. Era stato il sindaco Massimo Zedda, lo scorso marzo, a dare l'incarico al Teatro.

Il vestito di gala "atemporale" è frutto di uno studio approfondito su materiali, colori e modelli, in collaborazione con l'Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro (Isre) che da anni collabora con il Comune di Cagliari, in particolare per il vestiario tradizionale. L'unico dettaglio rivelato in anteprima è un affusolato guanto nero che affiora dal candore dei raffinati bordi di pizzo della camicia a contrasto con l'enigmatica giacca da amazzone su cui spiccano le file di lucenti bottoni. Sintesi di femminilità e rigore per colei che rappresenterà le istituzioni durante la processione in onore del Santo.   

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