Sa Die: seduta solenne in Consiglio

Sardegna
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Presidente Pais, restituiamole il significato originario

"Oggi è la giornata del popolo sardo, non è solo una rievocazione storica, il momento nel quale la coscienza collettiva di ciascuno di noi è chiamato a confrontarsi con le grandi sfide del presente: la disoccupazione, la globalizzazione, la continuità territoriale e i grandi temi delle entrate. Un momento nel quale tutti i sardi e le istituzioni devono fermarsi a riflettere per comprendere il nostro ruolo nel mondo di oggi". Così il presidente della Regione Christian Solinas prima dell'inizio della seduta solenne del Consiglio regionale per le celebrazioni di Sa die de Sa Sardigna. I festeggiamenti sono iniziati alle 9 con la Santa Messa celebrata in Cattedrale dall'Arcivescovo Arrigo Miglio.
    Poi a Palazzo Viceregio i saluti di Carmen Campus, rappresentante del Comitato Sa Die de sa Sardigna, del presidente della Città Metropolitana e del commissario del Comune di Cagliari. Alle 10.45 è partito il Corteo accompagnato dal suono delle launeddas del gruppo "Cuncordia a Launeddas", fino al Consiglio.
    "Dobbiamo restituire a Sa Die de sa Sardigna il suo significato originario", ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale Michele Pais aprendo la seduta solenne. "Una giornata che deve essere occasione per riflettere sul momento storico che attraversiamo, sulla nostra situazione economica e sociale, sul nostro essere sardi - ha detto - una riflessione che non può e non deve esaurirsi in quest'Aula, ma deve coinvolgere tutta la società sarda".

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