Ipotesi di riserva parziale per tutela delle acque
Stinino progetta l'allargamento dell'Area marina protetta "Isola dell'Asinara", con la creazione di una nuova zona di tutela ambientale nelle acque su cui si specchia l'ex borgo di pescatori del nord ovest Sardegna. Si pensa a un'area marina protetta di tipo C, con una riserva parziale che rappresenti una fascia tampone tra le zone di maggior valore naturalistico e i settori esterni al perimetro tutelato. Di queste misure e di altre soluzioni, anche alternative, si è discusso nei giorni scorsi a Stintino, all'incontro pubblico "Aree marine protette: vincoli e benefici", organizzato dal Comune nella sala conferenze del Mut in via Lepanto.
"Da operatori e cittadini sono arrivate istanze per una estensione dell'Amp, e vogliamo capire se ci sono i presupposti per realizzare un ampliamento. Soltanto così potremo raggiungere un risultato condiviso. E questa riunione deve essere intesa come un'occasione di confronto", ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana. Il primo cittadino ha aperto i lavori davanti a un nutrito numero di operatori locali, del direttore dell'Area marina protetta "Isola dell'Asinara", Vittorio Gazale, e del direttore del parco nazionale dell'Asinara, Pier Paolo Congiatu. Quest'ultimo ha voluto spiegare che "in una ipotesi di ampliamento, l'area marina protetta conserverà la sua identità.
I vincoli interesseranno gli aspetti relativi alla conservazione del patrimonio naturale e la sua gestione, ma i benefici saranno forti ed evidenti per tutti". Per limitare l'impatto gestionale ed economico sugli operatori locali, un'ipotesi è quella avanzata da Gazale: "Non si esclude possano essere chieste delle deroghe, così come avviene in altre aree marine protette, mentre la creazione di zone cuscinetto potrebbe facilitare il controllo". Il percorso di confronto con esperti e realtà locali continuerà nei prossimi mesi per arrivare in maniera condivisa a un eventuale ampliamento dell'area marina protetta.