La Lega verso la presidenza del Consiglio regionale
Entro domani alle 10 la squadra dovrà essere al completo. Anche se per il presidente Christian Solinas resta un ultimo scoglio da superare: un terzo dell'Esecutivo deve essere per legge rappresentato da donne ma secondo le ultime indiscrezioni che circolano sui nomi, all'appello mancherebbe una figura femminile. Nella seconda seduta della 16/a legislatura è prevista l'elezione del presidente del Consiglio regionale della Sardegna, ma anche la nomina di sette dei dodici assessori della Giunta guidata da Christian Solinas. Il vertice di maggioranza di sabato è servito a far convergere le forze politiche sul nome del leghista Michele Pais che stavolta - giovedì scorso non ci è riuscito - non dovrebbe avere difficoltà ad ottenere i voti necessari per diventare il massimo rappresentante dell'Assemblea.
Resta ancora qualche nodo da sciogliere sul fronte delle sette deleghe ancora da assegnare. Le caselle occupate sono la Programmazione (Giuseppe Fasolino, Fi), il Lavoro (Alessandra Zedda, Fi), la Sanità (Mario Nieddu, Lega), l'Ambiente (Gianni Lampis, Fdi), il Turismo (Gianni Chessa, Psd'Az). La Lega dovrà indicare altri due nomi: uno all'Agricoltura (forse Daria Inzaina), l'altro ai Trasporti (si fa il nome del docente universitario Roberto Devoto).
Al Psd'Az resta ancora un assessorato da occupare: dovrebbe trattarsi dell'Urbanistica con Quirico Sanna che già giovedì scorso si era presentato in Consiglio per giurare. Il tavolo di sabato è servito a rassicurare i Riformatori, e a convincerli a entrare in Giunta. Dovrebbero occupare due posti: i Lavori pubblici con Pietrino Fois o Roberto Frongia; gli Affari generali con una donna (Gabriella Mameli o Silvia Cadeddu). Le altre due deleghe dovrebbero essere assegnate all'Udc di Giorgio Oppi che indicherà Andrea Biancareddu per la Cultura, e a Sardegna 20Venti. Per il movimento fondato da Stefano Tunis resta l'Industria, dove dovrebbe necessariamente approdare una donna. Il problema è che Tunis intende proporre la figura di un uomo. D'altra parte, stando a questo schema, anche il Psd'Az esprimerebbe due maschi.