Canile-lager sequestrato a Olbia

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Blitz e sigilli dalla Gdf, gestori e veterinario denunciati

La Guardia di finanza di Olbia ha sequestrato il canile Europa e denunciato il presidente e il veterinario della onlus che gestisce la struttura per falso ideologico e detenzione di animali in condizioni di disagio. I militari, guidati dal colonnello Marco Salvagno e coordinati dal Comando provinciale di Sassari, sono intervenuti su disposizione della Procura di Tempio, verificando le cattive condizioni in cui erano custoditi gli animali e mettendo i sigilli alla struttura che si trova in zona Castel di Pedres.

Nel canile vengono ospitati 205 cani randagi "in uno stato incompatibile con la natura di animali domestici": a fronte di una capienza massima di 300 esemplari, la struttura ne accoglie oltre 500 in condizioni igienico-sanitarie non adeguate e in box troppo piccoli. I reati contestati all'associazione di volontariato "Movimento per la Biodiversità" che gestisce il canile, sono falsità ideologica nei certificati emessi e maltrattamento di animali.

I finanzieri del Nucleo mobile del gruppo di Olbia, insieme alla Squadra cinofili e ai Baschi verdi e con l'ausilio della Sezione aerea della Gdf di Elmas, che ha sorvolato la zona per documentare lo stato dei box, stanno ora verificando se esistano gli estremi per contestare altri reati ai responsabili del canile, visto che nel canile sono stati rinvenute confezioni di cibo e diversi farmaci scaduti. In collaborazione con il servizio veterinario della Asl e con l'Ente nazionale protezione animali, i militari procederanno a controllare i microchip di tutti i cani e a una loro ricollocazione in altre strutture. Le indagini puntano anche a stabilire la posizione fiscale dell'associazione di volontariato e la regolarità dei dipendenti che lavorano nella struttura.
   

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