Esce l'Ep del cantautore cagliaritano Alessandro Sbordoni
Quattro tracce attraversate da sonorità minimali e melodie dream-pop per cantare la solitudine e il disagio giovanile. Esce in chiave lo-fi l'Ep "Anna ti odio". E segna il battesimo della etichetta indipendente cagliaritana Atlantide dischi. Il progetto è firmato da "Anna mi odia", al secolo Alessandro Sbordoni, cantautore originario di Cagliari, classe 1995. Il titolo e il nome d'arte dell'artista sembrano racchiudere una storia forse iniziata male e finita peggio o mai nata. Oppure semplicemente giochi di parole e rimandi che si prestano a più interpretazioni. Atmosfere sospese, sognanti, plumbee, create da un timbro di voce singolare, chitarra e basso, e ancora sinth e batteria digitale. Nei brani di Sbordoni c'è un richiamo alle sue passioni musicali: Elvis Depressedly, Vacations, il cantautorato di Bright Eyes, l'eccentricità di Daniel Johnston. Ma si percepiscono anche tratti dei Cigarettes After Sex.
"Un lavoro realizzato in studio, senza investire capitali nella strumentazione e nella registrazione - spiegano Francesco Sotgiu e Mattia Onnis, fondatori della Atlantide dischi - Non la ricerca della perfezione e della pulizia del suono ma del fare musica in maniera genuina: le chitarre e la voce 'rumorosa', rappresentano la scelta di dare la priorità agli ambienti sonori lasciando in secondo piano un'attenzione ai dettagli tipica delle produzioni da studio".
L'uscita dell'Ep è accompagnata da un videoclip dalle atmosfere vintage del primo singolo estratto "Death Song", scritto e diretto da Pietro Bettini e Leone Maria Kervischer, fotografia a cura di Arti Merdov e con l'interpretazione di Emiliana Provenzale e Riccardo Roschetti. Dopo le prime esperienze come bassista e chitarrista in numerose band nella sua città, Alessandro Sbordoni si trasferisce a Trieste per perfezionare gli studi. Qui nasce il progetto che dà il nome all'Ep.