Governo impugna manovra regionale 2019

Sardegna
@ANSA
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Continua braccio di ferro sui 285mln di accantonamenti

Il Governo ha impugnato l'ultima Finanziaria della Giunta regionale guidata dall'uscente Francesco Pigliaru. Nella manovra 2019 non sono infatti stanziati i 285 milioni di accantonamenti, cioè il contributo delle Regioni a Statuto speciale per la copertura del debito pubblico, previsti nella legge di stabilità nazionale a carico della Sardegna. La decisione del Cdm non rappresenta certo una sorpresa. Quando ad ottobre la Giunta Pigliaru decise di non prevedere in finanziaria i 285 milioni, era perfettamente consapevole che il Governo avrebbe fatto ricorso. Ma aveva comunque deciso di non considerarli, ritenendoli fossero dovuti ma non assegnati. Una posizione, questa, avvalorata anche dalla sentenza della Corte Costituzionale dell'11 gennaio scorso in cui si sollecitava lo Stato a restituire la stessa quota versata dalla Sardegna, ma per il 2018. Si tratta dell'ennesima puntata della vertenza accantonamenti. Quella precedente risale al 25 febbraio, il giorno dopo il voto delle regionali, quando la Giunta Pigliaru è stata convocata a Roma dal premier Conte per avviare la trattativa sull'ammontare del contributo della Sardegna alla finanza pubblica. Quello di lunedì al Mef è stato un incontro tecnico al quale hanno partecipato, per il Governo, il dirigente della Ragioneria generale dello Stato, Salvatore Bilardo, il capo di Gabinetto del Mef, Luigi Carbone, il capo dell'ufficio legislativo delle Finanze, Glauco Zaccardi; per la Regione, la direttrice generale dell'assessorato al Bilancio Marcella Marchioni. Secondo quanto apprende l'ANSA, in quella riunione il Governo ha preso atto della sentenza della Consulta dell'11 gennaio che prevede la restituzione alla Sardegna dei 285 mln versati nel 2018. Tuttavia, sarà difficile riaverli indietro tutti. Il prossimo incontro è per martedì 5 marzo alle 14.30. Obiettivo: arrivare ad un accordo che tenga conto dei criteri indicati dalla Corte nel suo pronunciamento, in primo luogo la condizione di insularità. Il Governo ha anche fissato un nuovo termine entro il quale dovrà essere raggiunta obbligatoriamente l'intesa: il 15 di marzo. Sempre che la nuova Giunta di Solinas si sia nel frattempo insediata.

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