Villasimius, Area marina diventa smart

Sardegna
@ANSA
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Sensori high-tech e droni per tutelare il territorio

Tutelare il patrimonio costiero di Villasimius, gli operatori economici del territorio e i suoi fruitori grazie a un sistema high tech di monitoraggio a basso consumo energetico e a basso impatto ambientale che consentirà un controllo puntuale delle attività svolte nell'Area Marina Protetta Capo Carbonara, attraverso l'utilizzo di telecamere e droni di ultima generazione. L'AMP diventa smart, con il progetto 'intelligente' denominato Smart Area Marina Protetta Capo Carbonara, promosso dall'azienda sarda specializzata in information technology IT Euromedia, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Elettronica dell'Università di Cagliari e con la stessa Area Marina.
    Il progetto prevede la dislocazione di un sistema di sensori e telecamere in grado di rilevare grandezze fisiche di diversa natura e immagini da inviare a una centrale di controllo monitorata dal personale dell'AMP, che consentirà di verificare la segnalazione di emergenze da parte dei cittadini tramite degli Sos Point, rilevare tempestivamente la presenza di sostanze inquinanti e principi di incendio, attività umane incompatibili con l'AMP come la pesca di frodo, l'abbandono di rifiuti e potenziali piromani. L'energia elettrica necessaria ad alimentare i vari dispositivi proverrà da fonti energetiche rinnovabili tramite l'uso di pannelli fotovoltaici e i sensori utilizzati saranno a basso consumo energetico. La connettività wireless a lungo raggio (circa 10 km), il sistema di video sorveglianza e la flotta di droni permetteranno di gestire in modo intelligente l'intero ecosistema AMP: dall'accesso alle spiagge a numero chiuso/pagamento alla verifica della posizione delle unità da diporto all'interno dell'AMP a di chi esegue attività sportive acquatiche.
    Si tratta di un progetto unico non solo in Sardegna ma anche a livello nazionale, sia per le altissime tecnologie che per l'innovativa piattaforma di comunicazione utilizzate. Il progetto da 400mila euro è finanziato per il 55% con fondi POR-FESR Sardegna 2014/20 e per il 45% da IT Euromedia e dall'Università di Cagliari, mentre l'AMP metterà a disposizione il proprio personale e il proprio know-how e ne beneficerà a titolo gratuito.

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