Protesta decisa da assemblea lavoratori, data ancora non fissata
Oltre all'apertura delle procedure per uno sciopero qualora l'azienda non dovesse convocare i sindacati per far sapere quale sia il suo "piano B" dopo la perdita della gara, l'assemblea dei lavoratori di Air Italy, nell'assemblea conclusasi a tarda sera, ha deciso una sensibilizzazione delle istituzioni locali e una manifestazione a Cagliari davanti al Consiglio regionale, con data ancora da fissare.
Il Segretario della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu nel suo intervento ha inviato "tutti ad evitare di parlare di questioni che riguardano il lontano e recente passato: occorre invece concentrarci a quello che noi possiamo fare da qui in avanti.
L'aver perduto la gara in continuità da e per Olbia da parte di Air Italy non solo preoccupa ma, fa emergere in tutta evidenza la drammaticità dello scenario - ha affermato - Qualora Air Italy non dovesse accettare di esercire le due tratte rispettando gli oneri di servizio pubblico senza compensazioni, oppure se rifiutasse di stare sulle rotte qualora Alitalia decidesse di fare un passo di lato, il territorio avrebbe un fortissimo contraccolpo difficilmente sopportabile. Tra lavoratori diretti ed indiretti circa 3.000 persone (ovvero un intero paese dell'isola) cadrebbe nella disperazione". Secondo Boeddu, "il personale del Call center, i tecnici della manutenzione, i lavoratori amministrativi, il personale navigante ed in qualche misura anche i dipendenti della Geasar, nonché tutti gli indiretti, perderebbero il posto di lavoro o, nella migliore delle ipotesi sarebbero costretti ad emigrare in Lombardia. Entrambe le cose porterebbero ad un impoverimento socio-economico per l'intera Isola".