Governo impugna legge sarda Forestas

Sardegna
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Presidente Anci, clamoroso autogol Lega-Psd'Az e M5s

Sardegna sulle barricate per l'impugnazione, da parte del Consiglio dei ministri su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, della legge regionale con la quale transitano nel sistema Regione 4.179 dipendenti dell'agenzia Forestas, sinora inquadrati come braccianti agricoli, che si aggiungono ai 6.000 già inseriti nel comparto unico di contrattazione collettiva regionale. Secondo il Governo "alcune disposizioni in materia di personale eccedono dalla competenza statutaria e si discostano dalle norme contenute nella legislazione statale in materia di contrattazione collettiva".

"Un clamoroso autogol del Governo Lega-Psd'az + M5S che lede, con questa impugnativa, non solo l'Autonomia della Sardegna ma i diritti di 6.000 lavoratori di Forestas e delle loro famiglie", attacca il presidente dell'Anci Sardegna, Emiliano Deiana su Fb. "Non cederemo di un millimetro", gli fa eco sempre su Fb il consigliere regionale Art.1-Sdp, Eugenio Lai.

"Il Cdm adduce motivazioni in materia di competenze regionali e statutarie - aggiunge Lai - Una giustificazione assurda che tende a mortificare lo Statuto sardo in materia di competenze primarie e allo stesso tempo si mette in netto contrasto con i diritti dei dipendenti Forestas. Su questo la politica sarda interamente deve far sentire la propria voce, opponendosi in maniera unanime a questa scelta dannosa e con una visione centralista".

GANAU ALL'ATTACCO DEL GOVERNO - L'impugnazione da parte della legge regionale sull'inquadramento del personale Forestas nel ruolo unico regionale rappresenta "un atto gravissimo di un Governo che a parole è a favore delle autonomie ma nei fatti svilisce il ruolo e la Specialità della Sardegna. È necessario opporsi con forza ad una scelta o inaccettabile anche proponendo ricorso alla Corte Costituzionale".

Così il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Gianfranco Ganau la decisione del Consiglio dei ministri di rivolgersi alla Corte Costituzionale per dichiarare l'illegittimità della normativa sarda. "Si tratta di una legge fortemente voluta dall'Assemblea sarda che ha lavorato duramente per la sua approvazione - aggiunge - e di una norma in grado di risolvere le criticità legate ad un contratto vigente, inapplicabile e inadeguato alle moderne funzioni attribuite all'Agenzia Forestas".

UIL, REGIONE TROVI SOLUZIONE. "Chiediamo alla Regione Sardegna di trovare urgentemente una soluzione definitiva ai problemi dei dipendenti dell'Agenzia Forestas: una soluzione concreta e reale che permetta un miglioramento dei salari e la valorizzazione delle professionalità". Lo afferma la segretaria generale della Uila Uil Sardegna Gaia Garau all'indomani della decisione del Consiglio dei Ministri che, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha deciso di impugnare la legge sui dipendenti Forestas. "Il Consiglio dei Ministri ha sollevato dubbi di costituzionalità sulla legge regionale su cui i sindacati confederali avevano espresso tantissime perplessità: ora si dovrà attendere il giudizio definitivo della Corte Costituzionale ma si rischia rimanere intrappolati in una ulteriore fase di stallo", spiega Garau evidenziando come la decisione del Consiglio metta ora a rischio anche l'allungamento dei contratti degli operai semestrali. "La Regione affronti con coraggio la questione prevedendo una norma sulla stabilizzazione definitiva di questi operai slegandola dalla questione contrattuale - conclude la segretaria della Uila Uil Sardegna -. Per ora sarebbe già un passo in avanti sbloccare l'ultima tranche degli aumenti previsti dall'accordo sottoscritto da Uila, Fai e Flai a giugno 2018 inerenti dell'indennità di vacanza contrattuale dal 2010, per i quali l'Agenzia sostiene debba intervenire un ulteriore accordo. Sono soldi dei lavoratori già stanziati dalla regione, tenuti inutilmente in ostaggio".
   

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