Cinema: Moviementu, giù le mani da legge

Sardegna
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Registi Angius, Zucca, Columbu e Pau sui finanziamenti

Giù le mani dalla legge regionale sul cinema. E dai suoi finanziamenti. Norme e soldi che consentono di fare partire progetti e film che piacciono a critica e pubblico. Poi ci vuole la bravura di registi, attori, sceneggiatori o scenografi. Con risultati sotto gli occhi di tutti. L'esempio del momento è Ovunque proteggimi, il lavoro del sassarese Bonifacio Angius, da sei settimane nelle sale cinematografiche. È il messaggio lanciato in una conferenza stampa da Moviementu, l'associazione che riunisce artisti e operatori del cinema sardo.
    I registi sono i volti più conosciuti: insieme ad Angius, tra gli altri, anche Giovanni Columbu, Paolo Zucca, Enrico Pau. Ma con loro ci sono anche tutti i professionisti che consentono la lavorazione e le uscite dei film. Quella di Moviementu è la risposta alla conferenza stampa dei Riformatori dei giorni scorsi in cui si chiedeva invece una riforma della legge. "Non siamo d'accordo con gli attacchi - ha spiegato Pau - siamo pronti al dialogo e a confrontarci con chi la pensa diversamente da noi. Tutto si può migliorare, ma è innegabile che questa legge abbia prodotto dei buoni risultati: ha permesso agli autori di esprimersi, ha dato lavoro e formazione a a tanti operatori del settore". Attraendo, spiega Moviementu, anche registi e produzioni nazionali, che hanno voluto ambientare le loro storie in Sardegna.
    Il futuro della legge? La parola d'ordine deve essere trasparenza, ha rimarcato lo stesso Pau.

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