Niente jumping in piazza, lui s'incatena

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Protesta il giostraio che 'vola' coi bimbi su tappeti elastici

Continua la protesta di Gianluca Pirinu per ottenere l'autorizzazione del Comune di Sassari ad installare la sua attrazione con i tappeti elastici per bambini in piazza d'Italia. Il giostraio da martedì notte è incatenato a un lampione, nella piazza, dopo che l'amministrazione gli ha negato il permesso di lavorare nel 'salotto' della città proponendogli altre soluzioni. Questo in base una delibera di Giunta secondo cui, nelle piazze storiche come appunto piazza d'Italia, possono sostare solo giostrine classiche, il cui stile non sia in contrasto con gli edifici e l'ambiente circostante.

Al fianco del giostraio si sta mobilitando una larga schiera di sassaresi, che per questo pomeriggio hanno organizzato una manifestazione proprio in piazza d'Italia a sostegno di Pirinu. Ieri un incontro con il sindaco non è servito a sbloccare la situazione: Nicola Sanna ha ribadito la linea stabilita dalla Giunta precisando che sono disponibili altri siti, come la nuova piazza Mercato, piazza Moretti, piazzale Segni, piazza Aldo Moro, l'area del tappetino, piazza Sacro Cuore e via Camboni a Li Punti. Soluzioni non gradite a Gianluca Pirinu e al padre Gianfranco, giostrai da tre generazioni, che già lo scorso anno installarono i loro tappetini elastici per bambini in piazza d'Italia, prima che entrasse in vigore la nuova disposizione della Giunta comunale.

IN CATENE PER LAVORARE. "Jumping Pirinu" non salta più. Gianluca Pirinu, il giostraio che fino allo scorso anno intratteneva i bambini sassaresi con i tappeti elastici in piazza d'Italia, si è incatenato a un palo della luce del 'salotto' cittadino per protestare nei confronti dell'amministrazione comunale perchè non gli ha concesso di sistemarsi al solito posto: secondo le nuove regole fissate da palazzo Ducale, in piazza d'Italia sono ammessi solo giostre e giochi con strutture d'epoca. Due mesi fa il giostraio ha fatto domanda, ma niente. "Mi hanno proposto piazzale Segni, ma è improponibile", spiega. "Chi porterebbe i propri figli a giocare dove non c'è nulla, lontano dal centro? Le famiglie passeggiando qui e qui vorrei lavorare". Il giovane ha passato la notte legato a un lampione, con una catena intorno al busto, chiedendo che "il Comune riveda quella delibera che fissa paletti assurdi: ho il diritto di lavorare", dice.

La sua richiesta è caduta nel vuoto. Incontrandolo, il sindaco Nicola Sanna ha ribadito che "l'amministrazione resta fedele alla delibera, nelle piazze monumentali del centro storico, piazza d'Italia e piazza Santa Caterina, per ragioni di decoro si autorizzano solo giostrine classiche per bambini". Sanna ha chiarito a Pirinu, discendente di una famiglia di giostrai da tre generazioni, che "sono disponibili piazza Mercato, piazza Moretti, piazzale Segni, piazza Aldo Moro, il tappetino, piazza Sacro Cuore e via Camboni, a Li Punti".
   

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