Premio Andrea PArodi, vince La Maschera

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Premio della critica a Doumani, una band di Cipro

La band napoletana La Maschera ha vinto l'undicesimo premio Andrea Parodi, contest italiano di world music. Il premio della critica è andato invece all'estero, ai ciprioti Monsieur Doumani. La menzione per il miglior testo se l'è aggiudicata Giuseppe Di Bella con "Ncucciarisi" (cantata in siciliano). Quelle per miglior musica e migliore interpretazione ancora a La Maschera (che hanno proposto il brano "Te vengo a cerca'", cantato in napoletano e wolof), mentre i Monsieur Doumani (con "Gongs") si aggiudicano anche la menzione per la migliore reinterpretazione di un brano di Andrea Parodi, quella per il miglior arrangiamento e quella dei ragazzi in sala.

Nella tre giorni di sfide, dall'8 al 10 novembre a Cagliari al Teatro Auditorium Comunale, il premio della critica internazionale se lo sono meritati i Kor con "Albore" (in logudorese). Infine, la menzione dei concorrenti se la sono spartita a pari merito i Feral Cor con "La Sajetana" (in genovese) e Giuseppe Di Bella. A contendersi la vittoria sono stati anche Aniello Misto con "Aumm aumm" (cantata in napoletano); Ararat Ensemble Orchestra con "Nietaan" (in wolof); Dindùn con "L'amur" (in piemontese) e Terrasonora con "Padre vostro" (in napoletano e swahili).

Prima della proclamazione dei vincitori, c'è stata una jam session che ha visto protagonisti la direttrice artistica Elena Ledda, alcuni degli artisti in giuria e gli ospiti della serata, che si erano appena esibiti, ovvero il peruviano Jorge Pardo, accompagnato dal chitarrista Francisco Rey Soto, il macedone Stracho Temelkovski e, dal Veneto, il Duo D'Altrocanto.

Durante la serata Daniele Cossellu, storico fondatore dei Tenores di Bitti "Remunnu 'e Locu", ha ricevuto il Premio Albo d'oro 2018, il riconoscimento assegnato ogni anno ad una figura di rilievo del mondo culturale e artistico italiano. Il festival nasce per omaggiare Andrea Parodi, storico cantante dei Tazenda poi arrivato come solista ai vertici della musica d'impronta etnica. Alla finale si arriva dopo una approfondita selezione fra ben 220 iscritti, provenienti da ogni parte del mondo, dal Messico alla Siberia, dal Senegal a Cipro.
   

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