A Palazzo Pallavicini esposte 60 opere dell'artista
(ANSA) - MILANO, 18 OTT - Inaugura il 20 ottobre a Bologna, a Palazzo Pallavicini la personale di Roberto Ferri, tra i più rilevanti esponenti della figurazione italiana, interprete della grande tradizione rinascimentale e poi barocca, da Michelangelo a Caravaggio, fino all'accademismo ottocentesco ed i preraffaelliti. Sessanta opere uniche - di cui quaranta oli su tela e venti disegni - rappresentative della poetica visiva dell'artista, esposte all'interno delle sale del quattrocentesco Palazzo, aperte al pubblico in rare occasioni.
La mostra, a cura di Francesca Bogliolo, è patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna e prodotta e organizzata da Pallavicini Srl di Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci. Il progetto è realizzato con il contributo di Liquid art system di Franco Senesi, la galleria che rappresenta Ferri da oltre dieci anni esponendo le sue nelle sedi espositive di Capri, Positano, Ravello, e nelle fiere di settore oltreoceano.
Un percorso antologico tra il sacro e il profano mette in luce l'instancabile e meticoloso lavoro dell'artista tarantino, che fin dai suoi esordi tenta di fermare l'inesorabile procedere del tempo attraverso l'atto pittorico. Capace di trasporre nelle tele puntuali richiami alla grande arte del passato e di modificarne la natura più profonda con sentire visionario e onirico, Ferri sposa un estremo realismo con un puro simbolismo.
Tra i dipinti esposti compaiono allegorie delle pulsioni umane e trasposizioni sacre delle tensioni dello spirito: attraverso la sensualità e la plasticità del corpo Ferri mette in luce le verità più profonde dell'anima dell'uomo e la sua continua e ininterrotta ricerca di senso. L'intenso rapporto dell'artista con la grafica è ben rappresentato dai disegni esposti, caratterizzati da uno squisito impianto formale intriso di delicato lirismo. L'esposizione è visitabile fino al 12 marzo 2023. (ANSA).