'L'arte che vive' nelle opere di Tonino Gottarelli

Emilia Romagna

Quaranta dipinti dal 27 agosto alla Salannunziata di Imola

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A 15 anni dalla sua scomparsa e a vent'anni dalla creazione della Fondazione da lui voluta, sabato 27 agosto alle 18 si inaugura nei locali della Salannunziata a Imola la mostra personale di Tonino Gottarelli 'L'arte che vive'. L'evento, in collaborazione con l'Assessorato comunale alla Cultura, vuole rendere omaggio al momento più intenso della produzione artistica di Gottarelli, che comprende le nevicate, i paesaggi delle colline, le strade e i segnali stradali, i tramonti, i fiori e nature morte, il tutto concentrato sui periodi di maggior vigore cromatico. Saranno una quarantina le opere esposte, provenienti da collezioni private, con una particolare attenzione a quelle dipinte negli anni Novanta.
    Dopo l'esposizione "Il colore dell'anima" ospitata nel Quadriportico del Museo di San Domenico e curata da Claudio Spadoni, nel settembre 2017, questa mostra - a cura di Mariana Campean e Valter Galavotti, aperta fino all'11 settembre, ingresso gratuito - offrirà ancora una volta la possibilità di confrontarsi col cantore di nature morte e paesaggi da un intenso espressionismo che sfocia, a volte, nell'astrazione e nell'informale. Nella sala ci saranno anche due bacheche che ospitano l'attività letteraria di Gottarelli che va dal 1942 al 1995, con 16 volumi che raccolgono novelle, poesie e riflessioni saggistico-filosofiche ed alcuni cataloghi delle varie mostre più importanti.
    La rassegna si inserisce nel programma di Imola in Musica 2022 e fa parte delle manifestazioni culturali promosse dalla Fondazione Centro Studi Tonino Gottarelli, punto di riferimento per la città sia con eventi, dalla musica al teatro, sia proseguendo il cammino tracciato dall'artista imolese, per dare continuità ai valori alla base della sua arte. (ANSA).
   

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