Il sindaco di Bologna Lepore: 'Serve una legge nazionale'
Pamela Malvina Noutcho Sawa, 30enne originaria del Camerun, infermiera e campionessa di pugilato, ha ottenuto la cittadinanza italiana. A darne notizia è il sindaco di Bologna Matteo Lepore. "È arrivata in Italia quando aveva 8 anni. Oggi vive a Bologna e si divide tra il lavoro di infermiera al Maggiore e la passione per la boxe, che l'ha portata a diventare campionessa italiana della categoria 64kg. Quando il Comune di Bologna ha iniziato la battaglia sullo Ius Soli mi avevano colpito molto le sue parole: la cittadinanza italiana non è una questione di merito ma un diritto", dice il sindaco.
"Oggi, a 30anni, quel diritto le è stato finalmente riconosciuto. Sono particolarmente orgoglioso e felice di aver ricevuto, come sindaco e ufficiale dello stato civile, il suo giuramento di cittadina italiana. Continueremo ad impegnarci affinché lo Stato riconosca, in tempi dignitosi e rispettosi, chi nasce o studia in Italia per quello che è: un cittadino o una cittadina italiani. Serve una legge nazionale sulla cittadinanza", aggiunge Lepore.
"Ho fatto la richiesta due anni fa e la mia pratica è in corso - raccontava Pamela, atleta della Bolognina Boxe, a fine giugno - sono fiduciosa di poterla avere presto, ma dentro di me sono già italiana. Mi sono integrata in fretta da bambina, ho avuto la fortuna di vivere un'esperienza scolastica molto inclusiva, non mi sono mai sentita esclusa per il colore della mia pelle. Solo da quella volta in cui non sono potuta andare in gita a Londra in terza superiore, ho capito che qualcosa mi mancava".