Morto nel pozzo: sopralluogo nella casa per cercare tracce

Emilia Romagna

In campo specialisti dell'Arma, i Ris e gli psicologi dei Rac

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Nuovo sopralluogo degli investigatori dei carabinieri nella casa di Toano (Reggio Emilia) dove viveva Giuseppe Pedrazzini, 77enne il cui corpo è stato ritrovato in un pozzo vicino all'abitazione il 12 maggio, chiuso con una pesante lastra di ferro. L'indagine accusa il genero Riccardo Guida, la figlia Silvia Pedrazzini e la moglie Marta Ghilardini, sottoposti a misura cautelare per i reati di soppressione di cadavere e truffa, per aver percepito la pensione dell'anziano. Inizialmente erano indagati anche per omicidio e sequestro di persona.

In campo dalla mattinata gli specialisti dell'Arma. Il Ris, per fare fotografie e cercare tracce latenti, biologiche e non solo. Si fanno rilievi attraverso scanner laser che riproducono la scena del crimine, mappando in 3D gli ambienti. Poi il Rac, reparto analisi criminologiche, in pratica gli psicologi dell'Arma, al lavoro sui profili dei presunti autori e della vittima. Oltre al comandante del Rac, sul posto anche la sezione rilievi del nucleo investigativo di Reggio Emilia con il comandante del nucleo, maggiore Maurizio Pallante.

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