Bologna, 16 appuntamenti dal 28 ottobre al 23 aprile 2023
(ANSA) - BOLOGNA, 08 GIU - Dai classici del teatro (William Shakespeare, Tennessee Williams, Harold Pinter, Luigi Pirandello) ai testi della drammaturgia contemporanea (Lucy Kirkwood, Ferzan Ozpetek): i sedici titoli della stagione di prosa 2022/23 del Teatro Duse di Bologna rappresentano una vasta panoramica della drammaturgia italiana e internazionale con registi come Peter Stein, Pier Luigi Pizzi, Andrea Baracco e Serena Sinigaglia. L'apertura del cartellone, il 28 ottobre, spetta a 'Servo di scena' di Ronald Harwood con Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli e Lucia Poli protagonisti. La chiusura, dal 21 aprile, con un grande maestro del teatro italiano, Pier Luigi Pizzi, che firma regia, scene e costumi di 'La dolce ala della giovinezza' di Tennessee Williams con Elena Sofia Ricci al debutto sul palco del Duse.
In mezzo 'Otello' affidato a un cast tutto al femminile; 'Trappola per topi', il giallo di Agatha Christie interpretato dall'artista bolognese e frontman de Lo Stato Sociale, Lodo Guenzi; il ritorno di Massimo Dapporto, interprete de 'Il delitto di via dell'Orsina' di Eugène Labiche con la regia di Andrée Ruth Shammah; il cult cinematografico, poi serie televisiva di successo, 'Mine vaganti' di Ferzan Ozpetek con Francesco Pannofino e Iaia Forte; il gran gala di Capodanno, 'Scusa sono in riunione...ti posso richiamare?', affidato a Vanessa Incontrada; l'omaggio a Garinei e Giovannini con la commedia 'Se devi dire una bugia dilla grossa'; e ancora 'Il compleanno' del premio Nobel Harold Pinter, 'Zio Vanja' di Anton Checov, 'Uno, nessuno, centomila' di Luigi Pirandello, la commedia di Roberto Cavosi 'Amori e sapori nelle cucine del Gattopardo' con Tosca D'Aquino e Giampiero Ingrassia, Lella Costa nel nuovo spettacolo 'Le nostre anime di notte', la Carrozzeria Orfeo con il più politico dei suoi lavori, 'Miracoli metropolitani', fino a 'Non è vero ma ci credo' di Peppino De Filippo. C'è l'atteso ritorno di 'Slava's Snowshow' (dal 15 al 19 marzo), cult di Slava Polunin, considerato dalla critica il "miglior clown del mondo". (ANSA).