Nel Ravennate. Professionista patteggia ma si dice innocente
(ANSA) - RAVENNA, 30 APR - Una ragazza, calciatrice poco più che maggiorenne, durante una visita di controllo in uno studio medico di Cervia, nel Ravennate, era uscita in fretta e aveva telefonato in lacrime alla madre per riferirle di molestie subite. Quindi si era recata dai Carabinieri a fare denuncia e la sera si era presentata in pronto soccorso per via di un tracollo emotivo. Per quanto accaduto nel febbraio 2020, ieri mattina - come riportato dalla stampa locale - il medico 66enne che aveva sottoposto la giovane a una ecografia muscolare, davanti al Gup Corrado Schiaretti, ha patteggiato otto mesi di reclusione con pena sospesa.
La ragazza, già risarcita, non era presente. Secondo il legale del medico, l'avvocato cesenate Carlotta Mattei, si è trattato di una scelta puramente processuale visto che l'imputato, finora incensurato e con decenni di mestiere alle spalle, si è sempre professato innocente. Per la difesa, una consulenza medico-legale affidata dall'accusato sulle modalità di esecuzione di quello specifico esame, avrebbe dimostrato la correttezza dell'operato dato che quel tipo di controllo poteva prevedere pure una particolare manovra legata al controllo di eventuali linfonodi. La ragazza invece non aveva avuto esitazioni nell'indicare nell'atteggiamento del medico una avance indesiderata. E lo aveva ripetuto in lacrime anche qualche mese dopo i fatti in incidente probatorio. (ANSA).