Sarebbero stati spesi 130.000 euro puntano al '10eLotto'
(ANSA) - BOLOGNA, 10 APR - Avrebbe approfittato della disponibilità della ex compagna, affetta da un disturbo psichico, dilapidando al gioco 130.000 euro. Protagonista della vicenda, riportata dalla stampa locale, un 50enne riminese imputato in un procedimento - la cui sentenza è attesa il prossimo 26 maggio - con l'accusa di circonvenzione di incapace e maltrattamenti in famiglia.
I due si erano incontrati grazie ad un'agenzia matrimoniale e, dopo i primi momenti all'insegna del romanticismo, l'uomo, non avrebbe esitato ad aggredire e a tenere comportamenti poco educati verso la fidanzata - anche lei 50enne - riuscendo comunque a convincere la donna e la sua famiglia ad investire in una tabaccheria da gestire insieme. Secondo quanto riferito dalla stampa riminese nei piani del 50enne ci sarebbe stata l'estromissione della donna - dichiarata incapace di intendere e di volere a causa dei propri disturbi - dalla tabaccheria.
Risultata, per altro, in difficoltà dal punto di vista economico anche a causa dei comportamenti tenuti dal 50enne.
In base all'analisi dei tabulati delle giocate fatte in tabaccheria compiuta da un esperto incaricato dalla famiglia della donna, infatti, sarebbero emersi flussi anomali di puntate al '10eLotto' avvenute in orari in cui solo il 50enne si trovava nell'esercizio commerciale. Gli ammanchi dalla cassa della tabaccheria venivano ripianati dalla famiglia della donna.
L'uomo su cui sono caduti i sospetti ha sempre respinto ogni accusa. Tuttavia l'ex compagna e i familiari, hanno deciso di denunciarlo e di costituirsi parte civile. (ANSA).