Padiglione da 2.500 metri con 120 aziende produttrici coinvolte
L'Emilia-Romagna si prepara ad essere protagonista di Vinitaly, che da domenica a mercoledì 13 aprile torna alla fiera di Verona, con oltre 120 aziende produttrici e tutti i consorzi, tantissime etichette disponibili nei banchi d'assaggio. E poi il ristorante con un menù che parla emiliano e romagnolo, una brigata di 40 tra cuochi e camerieri, oltre ai sommelier dell'Ais, l'Associazione italiana sommelier.
Il tutto nei 2.500 metri quadrati del padiglione 1 di Vinitaly, gestito dall'Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna, che per quattro giorni sarà la "casa" dei Consorzi, delle aziende, dei vini e dei prodotti Dop e Igp regionali. I vini in degustazione rappresentano tutte le 19 Doc, due Docg e 9 Igt dell'Emilia-Romagna.
L'Emilia-Romagna con le sue 30 denominazioni d'origine è tra le prime regioni italiane nella produzione di vino, con un volume d'affari che si aggira attorno ai 490 milioni di euro per le Denominazioni d'origine e le Indicazioni geografiche e volumi ben più ampi per tutta la produzione regionale.
Un percorso nel gusto che non prevede solo vini. Per questa edizione della fiera, Regione ed Enoteca hanno puntato ancora di più sul coinvolgimento dei principali Consorzi regionali dei marchi Dop e Igp. "Perché il binomio vino-cibo è un valore assoluto di questa regione - spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi, che sarà presente domenica all'apertura di Vinitaly - un valore rappresentativo di tutto il territorio: tra cantine, prodotti tipici, agricoltura e paesaggio, portiamo in fiera l'intero sistema vitivinicolo dell'Emilia-Romagna".
Sono tre i principali temi: la riconversione dei vigneti per una sempre maggiore qualità e sostenibilità ambientale; investimenti e competitività, per rinnovare cantine e tecnologie; sostegno, anche con più risorse finanziarie, al mercato interno e internazionale. Tra le iniziative in programma, domenica 10 l'assessore Mammi premierà i "Benemeriti della viticoltura″ in Emilia-Romagna. Il premio, intitolato ad Angelo Betti, ideatore di Vinitaly, si assegna dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano che in ogni regione hanno contribuito alla crescita in qualità della produzione viticola ed enologica. (ANSA).