Calenda lo critica. Lui replica su Facebook, film già visto
È diventato virale sui social il video di un intervento in consiglio comunale a Bologna del fondatore delle sardine, Mattia Santori, oggi delegato al Turismo del Comune, in cui ha espresso solidarietà a un collega, il consigliere Davide Celli, dopo che le sue due oche sono state uccise a Monzuno, nell'Appennino bolognese da due cani scappati dal padrone. "È difficile per chi come me non ha animali domestici capire il rapporto che si crea tra una persona e un cane - ha detto Santori - figuriamoci tra un uomo e due oche scontrose e chiassose, ma ho avuto modo di vedere la casetta che Davide ha costruito per proteggere le sue oche dalle faine, di percepire la costanza di chi ha sviluppato ricordi, immagini e aneddoti familiari insieme a una coppia di pennuti".
Un intervento che non è passato inosservato e ha scatenato tante condivisioni sui social, con commenti di ogni tipo, dall'ironia alle critiche esplicite. Tra questi il tweet di Carlo Calenda: "Due minuti di intervento. Durante la guerra. Questi sono quelli che si erano autonominati eredi dei partigiani".
Mattia Santori si difende sul suo profilo Facebook: "Un film già visto, con migliaia di persone sconosciute che sul web deridono il tuo nome e mettono in dubbio la tua credibilità in cambio di qualche manciata di follower in più - ha scritto -. Ci sarà sempre una parte della barricata che continuerà a considerare più strategico farsi i selfie con i cagnolini, che alle oche preferirà i #gattiniperSalvini, che non vedrà l'ora di sminuire e ridicolizzare i gesti di rispetto e vicinanza. Ma ci sarà anche un'altra parte della barricata, forse minoritaria, che al cinismo degli sciacalli sceglierà sempre l'empatia delle sardine, la fragilità delle oche".