Operazione della Gdf di Ferrara ribattezzata 'Red Pass'
Sono accusati di avere falsificato Green Pass dietro compenso di denaro e, per questo, sono stati arrestati dagli uomini della Guardia di Finanza di Ferrara. Protagonisti della vicenda due medici e una collaboratrice di uno dei due fermati dalle Fiamme Gialle nel corso dell'operazione 'Red Pass'. Nel dettaglio sarebbe stata simulata la somministrazione del vaccino anti Covid e sarebbero state rilasciate false certificazioni di esenzione per patologie inesistenti, dietro compenso di denaro. Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, di falsità ideologica, corruzione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.
L'indagine dei finanzieri coordinata dalla Procura della Repubblica ferrarese è state avviata lo scorso dicembre quando è stato notato come i due medici nel giro di pochi mesi avessero registrato un incremento anomalo di pazienti, con 848 nuovi assistiti, dei quali 51 provenienti fuori provincia e regione: 548 dei nuovi pazienti, inoltre, risultavano vaccinati nei quattordici giorni successivi dopo il cambio del medico. Secondo quanto appreso, sono 42 i casi di corruzione accertati. Grazie a intercettazioni telefoniche ed ambientali è emerso come i medici indagati - dietro il compenso di 20 o 50 euro - attestassero falsamente di avere eseguito la vaccinazione, talvolta simulando solo con l'inserimento dell'ago della siringa nel braccio dell'assistito, altre volte iniettando una soluzione idrosalina o acqua. In altri casi il vaccino veniva reso deliberatamente inefficace con operazioni di ricongelamento e di scongelamento.
Inoltre, le immagini acquisite dalle Fiamme Gialle avrebbero mostrato anche come in diversi casi, la stessa siringa venisse riutilizzata più volte. Fra i pazienti degli studi medici ci sarebbero anche appartenenti alle forze dell'ordine, militari, infermieri, insegnanti, tutte categorie soggette all'obbligo vaccinale, oltre a sacerdoti, pensionati, liberi professionisti, commercianti e studenti. Finora sono stati accertati 157 casi di false inoculazioni che hanno permesso ad altrettanti pazienti di ottenere il Green Pass.