'Figurina solidale' per Francesco Lorusso, ucciso nel '77

Emilia Romagna

Studente fu vittima scontri con forze dell'ordine a Bologna

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(ANSA) - BOLOGNA, 09 MAR - Una 'figurina solidale' per ricordare Francesco Lorusso, lo studente universitario di Lotta Continua ucciso l'11 marzo 1977 negli scontri con le forze dell'ordine a Bologna: l'ha realizzata Hellobea (Beatrice Tinarelli), disegnatrice bolognese molto apprezzata soprattutto nel campo dei libri di illustrazione per bambini, e sarà presentata in anteprima nella serata di venerdì 11 marzo al Vag61, all'interno delle iniziative in ricordo di Lorusso nel 45/o anniversario della morte. Con il ricavato di questa nuova figurina solidale+cartolina, stampata in 177 copie numerate al costo di 5 euro più spese postali, sarà possibile sostenere le attività di archiviazione e promozione sociale a tutela anche della memoria storica del Centro Documentazione dei Movimenti "Francesco Lorusso e Carlo Giuliani", realtà di Bologna ma che ha un ampio respiro nazionale. A promuovere l'iniziativa è l'Associazione Figurine Forever, che diffonde la cultura del collezionismo delle figurine anche per "creare e/o sostenere iniziative di solidarietà, cultura e progetti di sviluppo". "Non è nostro ruolo, né intenzione - spiegano gli ideatori - dare un giudizio su quanto accaduto. Ci teniamo a mantenere vivo il suo ricordo, per questo motivo abbiamo realizzato la figurina solidale, un giovane che nelle foto che lo ritraggono è sempre sorridente. Bologna di oggi è molto lontana dagli anni Settanta, però la voglia di essere, di democrazia, di partecipazione, non dovrebbe mai mancare.
    Francesco era un giocatore di rugby, con un passato nel club di Pesaro. Ben più di altre occasioni con le nostre figurine solidali, rappresentarlo con una maglia da gioco, non è azzardato. Anzi, visto che lavoriamo spesso sul campo dei 'se', ossia di ipotesi, di storie che possano essere andate in modo differente, ci piace immaginare che quella mattina del 11 marzo 1977, Francesco non viene colpito da un pallottola, ma torna a casa a studiare, fino a diventare medico (era studente della Facoltà di Medicina) e, nel tempo libero, continuare a giocare con la palla ovale". (ANSA).
   

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