Garanzie credito e consulenze, Fider si estende nelle Marche

Emilia Romagna

Già 2mila soci nel territorio. Dg Bigoni, replicare modello E-R

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Fider estende la propria presenza nelle Marche. La società cooperativa di Confidi, la più grande dell'Emilia-Romagna, era già presente nel nord della regione con circa 2mila imprese associate sulle 25mila totali, ma ora l'attività si allarga alle altre province. Il progetto è stato presentato questa mattina a Pesaro.
    Oltre alle garanzie sugli investimenti, Fider si propone con servizi di consulenza, assistenza e supporto per permettere alle piccole e medie imprese del territorio di sfruttare i contributi messi a disposizione su base regionale, nazionale ed europea.
    "Vorremo replicare quello che abbiamo imparato in Emilia-Romagna ed estenderlo fino alla Riviera delle Palme, a San Benedetto del Tronto - ha detto Edoardo Bigoni, direttore generale di Fider - la nostra compagine sociale riflette l'ecletticità di una regione in cui imprese e servizi contribuiscono a creare un indotto turistico di nicchia che si accosta a quello balneare".
    Sarà quindi il turismo il settore trainante per Fider, che si presenta anche con i contributi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per chi realizza, tra le altre cose, interventi di potenziamento di efficienza energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione barriere architettoniche e spese per la digitalizzazione.
    "Non lavoriamo in emergenza ma in prospettiva - ha spiegato Marco Amelio, presidente di Fider - forniamo un'assistenza su misura inserendo servizi come l'agevolato, l'agevolato 4.0 e l'ordinario, che ci permettono di fidelizzare il rapporto con l'azienda".
    Secondo D'Amelio e Bigoni è necessario abbandonare la logica emergenziale e concentrarsi sullo sviluppo e sulla crescita dei prossimi anni. Tra i modelli da importare dall'Emilia-Romagna anche le leggi regionali sui Confidi. "La pandemia ha colpito duramente il commercio e il turismo e bisogna potenziare le leggi di settore - ha concluso D'Amelio - è auspicabile che i fondi pubblici possano transitare su strutture specializzate tecniche come quella del Confidi, perché riescono a trasferirli velocemente alle imprese meritevoli".

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