Strage Bologna: Bolognesi, riunire processi blocca la verità

Emilia Romagna

L'associazione familiari, così finisce tutto su binario morto

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Riunire il processo d'appello a carico di Gilberto Cavallini con l'eventuale appello per Paolo Bellini "significa mettere su un binario morto la strage di Bologna e bloccare la verità". Lo ha detto Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto, dopo che il presidente della Corte d'Appello di Bologna, Oliviero Drigani, ha fatto capire che lo slittamento ad aprile 2023 del processo all'ex Nar Cavallini (previsto inizialmente a gennaio di quest'anno) ha come obiettivo di riunirlo in secondo grado con il procedimento a carico di Bellini, che si sta avvicinando alla conclusione in Tribunale.
    Drigani ha poi sottolineato che c'è l'esigenza di dare priorità ai processi con detenuti e che per fare il processo Cavallini "resta bloccata una sezione per 6-7 mesi".
    "Se c'è un problema di organico di magistrati, innanzitutto c'è da chiedersi perché inizialmente era stato fissato a gennaio 2022 e poi è stato spostato. Non si conosceva già prima questo problema di organico?", si domanda Bolognesi. "Cavallini, inoltre, è in semilibertà, non è libero, ed è una forma di detenzione anche quella. E' ora di finirla, stiamo parlando di una persona condannata per strage. Mi sembra di vedere nel presidente Drigani lo stesso atteggiamento del procuratore capo Amato, quando ha voluto archiviare l'inchiesta", ha concluso Bolognesi. (ANSA).
   

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