Bordon: 'Al Maggiore sono 18 sui 24 in reparti alta intensità'
"I non vaccinati rischiano moltissimo, molti di loro sono ospedalizzati con sintomi purtroppo anche molto gravi. In questo momento, per quanto riguarda il Maggiore, su 24 persone nei reparti di alta intensità (parlo di terapia intensiva e semintensiva) 18 sono non vaccinati, alcuni in condizioni purtroppo molto gravi". Lo ha detto il direttore generale dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon. "Il nostro appello - ha aggiunto - alle persone è che non rischino alla roulette russa con la loro vita, perché in questo momento il livello di circolazione del virus non ha precedenti".
Secondo l'Ausl bolognese, con la diffusività della variante Omicron il rischio di contagiarsi per i non vaccinati è pressoché una certezza: "Quello che ci aspettiamo è che purtroppo i non vaccinati verranno contagiati in una misura molto importante, questo è quello che emerge dai dati in letteratura negli altri Paesi", spiega Bordon. "L'invito è un appello estremo all'importanza di procedere alla vaccinazione. Non è mai troppo tardi per fare questo tipo di gesto perché previene l'ospedalizzazione grave".
Bordon cita il caso di tre pazienti ricoverati al Sant'Orsola di Bologna, "tre persone non vaccinate gravissime, giovani, per le quali addirittura non basta essere intubate ma si deve usare l'Ecmo, il sistema di circolazione extra corporeo". In pratica il corpo va ossigenato esternamente, e questo "si può fare su pazienti fino a 70 anni, oltre non si fa. È qualcosa che non si faceva nelle altre ondate". Perché i ricoverati erano per lo più ultrasettantenni. "Triste" commentare questo, sottolinea Bordon, "perché se queste persone si fossero vaccinate al 99,9% non sarebbero lì" e "triste commentare questo a distanza di un anno e più da quando ci sono i vaccini. Sembrava impossibile un anno fa che qualcuno potesse rifiutare i vaccini. C'era la coda, la corsa. Adesso abbiamo tutti i vaccini possibili e c'è ancora qualcuno che pensa che a lui non serva".