Nel Bolognese, prof precaria denunciata da Cc per tentata truffa
Alla scuola aveva presentato una mail di convocazione per un periodo di supplenza breve, ma quella convocazione non l'aveva mai ricevuta. L'espediente ha permesso a una insegnante precaria sui 50 anni di tornare in cattedra per qualche giorno all'istituto Mattei di San Lazzaro, nel Bolognese. Poi la stessa scuola, al momento di formalizzare il contratto di supplenza, ha scoperto l'inganno e ha avvertito i carabinieri. La donna è stata così denunciata per tentata truffa, aggravata perché ai danni dello Stato anche se per quei tre giorni di lavoro non sarà mai pagata. L'insegnante avrebbe finto di avere ricevuto una delle mail che il sistema informatizzato dell'istituto spedisce in automatico in base alle graduatorie, risultando credibile visto che in quell'istituto aveva già lavorato in passato. "E' l'unica che si è presentata e l'amministrazione inizialmente le ha dato fiducia" ha spiegato all'emittente E'tv il dirigente scolastico del Mattei Roberto Fiorini. Il preside non giustifica il comportamento dell'insegnante, ma dice: "La sua è stata una mossa improvvida per poter tornare a lavorare in una scuola dove si era trovata bene, ma una vicenda di questo tipo evidenzia l'insensatezza dello strumento delle graduatorie, che corrispondono a un'idea di questo lavoro che è di 90 anni fa".