Il 19 e 21 novembre con protagonista Vittoria Yeo
Dopo Lucia di Lammermoor e Norma rappresentate nelle passate settimane, tocca ora Giovanna D'Arco: la stagione lirica del Teatro Comunale di Modena prosegue il 19 novembre alle 20 e il 21 alle 15.30 con l'opera di Giuseppe Verdi dedicata all'eroina nazionale francese andando a completare il ciclo su tre celebri figure femminili. Assente dal palcoscenico del Pavarotti-Freni da oltre quarant'anni, Giovanna d'Arco è un titolo che da qualche tempo è entrata nelle attenzioni dei direttori artistici, si pensi alla inaugurazione scaligera del 2015 con protagonista Anna Netrebko.
A Modena il ruolo del titolo verrà sostenuto da Vittoria Yeo, l'allieva di Raina Kabaivanska che ha già interpretato il ruolo al Festival Verdi. Al suo fianco, nella parte di Carlo VII, il tenore Amadi Lagha, mentre quello di Giacomo sarà interpretato dal baritono Devid Cecconi.
Le masse artistiche saranno quelle dell'Orchestra dell'Emilia-Romagna Arturo Toscanini diretta da Roberto Rizzi Brignoli e del Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò.
Caratteristica di questo allestimento è la scenografia realizzata attraverso l'uso di proiezioni video che ricreano un contesto immersivo fra effetti astratti e ambientazioni realistiche. "Quest'opera comprende una grande successione di scene in diversi luoghi: - spiega il regista Paul-Emile Fourny - il villaggio di Domremy, la foresta, i campi di battaglia, il castello, la cattedrale. In termini di set costruiti, questo rappresenterebbe un compito molto pesante e complicato. Abbiamo quindi optato per l'idea del video, che ci permette di spostarci rapidamente da un luogo all'altro." Pur essendo ancora poco rappresentata, ma con belle pagine tutte da riscoprire, la Giovanna D'Arco di Verdi prende le mosse nel 1429. Il popolo piange le sorti della Francia: re Carlo VII, dopo avere sognato la Vergine che lo invitava a deporre le armi contro gli inglesi, decide di abdicare. Spinta da un gruppo di angeli che le sono apparsi in sogno, Giovanna persuade il re a metterla al comando delle truppe francesi, che poi conduce alla vittoria. Sospettata però di aver ceduto alle tentazioni amorose da suo padre Giacomo, viene da lui consegnata al nemico e risorge dopo la morte in battaglia.