Un minore su tre ha un account 'fake' sui social
Dopo un anno di pausa dovuta alla pandemia, è ripartita oggi da Bologna l'iniziativa 'Una Vita da Social', campagna educativa itinerante giunta alla 9/a edizione e realizzata dalla Polizia di Stato per prevenire nei più giovani i rischi e pericoli della rete, in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione nell'ambito del progetto Generazioni Connesse.
Il camper multimediale con gli esperti della polizia postale e delle comunicazioni ha fatto tappa in mattinata in piazza San Francesco, dove ha accolto (a piccoli gruppi) alcune classi di scuole superiori della città. Da una ricerca realizzata da Skuola.net per la campagna della polizia, è emerso che un minore su tre possiede un account falso, oltre a quello ufficiale, sul proprio social di riferimento. Un espediente spesso utilizzato per fare conoscenze senza esporsi (il 26%) o per 'monitorare' a loro insaputa amici (21%), fidanzati (10%), ma anche per sfuggire dal controllo dei genitori (4%). Dalla stessa ricerca risulta che sempre un giovane su tre dà molta importanza ai 'like' ricevuti dai contenuti che pubblica, e subisce un effetto negativo sull'umore in caso di scarse interazioni. Dai dati in possesso della polizia postale e dagli incontri nelle scuole - spiega una nota - emerge l'importanza delle attività di prevenzione. Obiettivo della campagna è infatti educare a un uso consapevole degli strumenti digitali, oltre a sensibilizzare riguardo episodi di violenza, diffamazione e molestie online, ma anche sexting e cyberbullismo. (ANSA).