Laura Marzadori e Andrea Obiso al Festival Bologna Modern

Emilia Romagna

Il 4 novembre all'Oratorio di San Filippo Neri

(ANSA) - BOLOGNA, 03 NOV - Laura Marzadori e Andrea Obiso sono i violini di spalla delle due più importanti orchestre italiane, quella del Teatro alla Scala e quella dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Giovanissimi entrambi, fra i più evidenti esempi di virtuosismo made in Italy e vincitori numerosi premi internazionali, si esibiranno in duo il 4 novembre alle 20.30 all'Oratorio di San Filippo Neri a Bologna nell'ambito della rassegna Mico - Bologna Modern, il festival per le musiche contemporanee organizzato da Musica Insieme in collaborazione con il Teatro Comunale. I due talentuosi artisti, 32 anni lei, 27 lui, confermano che le scuola violinistica italiana rappresenta una inesauribile fucina di talenti: l'ultimo esempio il ventenne Giuseppe Gibboni, vincitore nei giorni scorsi del prestigioso Premio Paganini di Genova. La bolognese Laura Marzadori e il palermitano Andrea Obiso, incroceranno gli archetti dei rispettivi strumenti per un programma che viaggia sulle note dei grandi compositori degli ultimi due secoli, in particolare a quelli che hanno maggiormente enfatizzato l'importanza del violino nelle proprie opere. A cominciare dal Duo Concertante Op. 67 di Louis Spohr, cui seguirà la Sonata N. 6 di Eugène Ysaÿe, fra le sue creazioni più celebri.
    La vera perla della serata arriva però con l'esecuzione della Sonata per due violini di Sergej Prokof'ev, nella quale sarà possibile apprezzare appieno il talento e la sinergia dei due musicisti. Diversi saranno quindi gli omaggi al Novecento storico, ma la scaletta riserva anche una sorpresa contemporanea: è firmato Giovanni Sollima, infatti, l'ultimo brano della serata, a dimostrazione di quanto Marzadori e Obiso sappiano "giocare" a proprio piacimento ed elegantemente con le diverse epoche musicali. La presentazione del concerto sarà curata dagli stessi due artisti, nell'ottica di divulgazione e familiarizzazione con i repertori del XX e XXI secolo che caratterizza da sempre le edizioni di Mico - Bologna Modern.
    (ANSA).
   

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