Le principali istituzioni musicali della città a guida femminile
L'auspicio monicelliano "Speriamo che sia femmina" trova casa nella Città della Musica per eccellenza, Bologna, riconosciuta tale dall'Unesco. Patria di grandi e immortali cantautori, il capoluogo emiliano vive la sua rivoluzione femminile. Con l'arrivo di Oksana Lyniv alla guida dell'Orchestra del Teatro Comunale sono cinque le donne alle quali sono state affidate le redini delle principali istituzioni che producono e distribuiscono musica in città.
Lyniv, direttrice d'orchestra, arriva a Bologna segnando un primato, quello di prima donna a ricoprire una carica di vertice in una Fondazione lirico-sinfonica italiana. Non solo. Con un impegno triennale per almeno due opere e tre concerti all'anno fino al 2024, dà all'ente di Piazza Verdi il merito di aver legato a sé una delle artiste più in ascesa degli ultimi tempi.
La quarantatreenne direttrice ucraina, con la sua già ventennale carriera alle spalle, è salita sul podio delle principali orchestre europee: nel 2021 ha trionfato all'Opera National de Paris, nel tempio wagneriano di Bayreuth (prima donna ad inaugurare con Der fliegende Holländer quel Festival) e, il 25 settembre scorso, è salita sul podio dei mitici Berliner Philharmoniker. A Bologna, Oksana Lyniv sarà impegnata soprattutto nel repertorio della Mitteleuropa, ma c'è attesa anche per il grande repertorio operistico italiano, a partire proprio da Verdi.
Al Comunale, che con i suoi 200 lavoratori è l'istituzione musicale più importante della regione, è tornata da poco, dal primo settembre, un'altra figura femminile di ampio spessore. È la bolognese Gea Garatti Ansini, nuova Maestra del Coro del Comunale. In sala Bibiena aveva già lavorato col coro in due opere nell'ormai lontano 2003 per poi andare all'Opera di Roma e al San Carlo: ora ne è diventata direttrice e ha già ottenuto i primi personali successi qualche settimana fa al Festival Verdi di Parma, dove il Comunale ha coprodotto il 'Ballo in maschera', e nel divertentissimo 'Barbiere di Siviglia', prima opera con pubblico in sala al completo, in scena in questi giorni a Bologna.
Ad anticipare la svolta femminile dell'ente pubblico ci avevano pensato a Bologna già alcune istituzioni private. È il caso di Musica Insieme, che a Bologna organizza i concerti di musica da camera ospitando i maggiori solisti ed ensemble internazionali. Qui Alessandra Scardovi, presente nell'Associazione fin dall'inizio, nel 1987, partita da addetta all'ufficio stampa, con una lenta ma costante crescita professionale ha conquistato la presidenza di quella che nel frattempo è diventata una Fondazione.
Sullo stesso solco si è mossa Maddalena Da Lisca: per anni assistente al Bologna Festival di Mario Messinis (uno dei più amati ed esperti tra i direttori artistici del nostro Paese, morto un anno fa), ne ha preso il posto, con l'aggiunta delle mansioni di Sovrintendente, vincendo la concorrenza di Sir John Eliot Gardiner, uno dei più ammirati e contesi direttori d'orchestra del mondo della musica.
Dulcis in fundo. Il Museo di San Colombano - Collezione Tagliavini, dove si tengono piccoli concerti che utilizzano i circa novanta strumenti che vi sono custoditi, un patrimonio unico al mondo. Alla sua guida, a metà luglio, è arrivata Catalina Vicens, cilena di origine ma dal percorso eclettico e cosmopolita, che suona ogni tipo di strumento a tastiera, dalle spinette ai fortepiano, fino agli organi 'portativi'. Ha già dato vita ad alcuni raffinati concerti e altri ne sta per annunciarne.