Hoda, non solo notizie false ma anche istigazione al terrorismo
Le accuse più gravi a carico di Patrick Zaki, quelle di propaganda sovversiva e terroristica, non sono state archiviate e persistono nel processo in corso in Egitto sulla diffusione di notizie false attraverso un articolo online. È quanto emerge da una dichiarazione fatta all'ANSA dalla principale legale dello studente egiziano dell'Università di Bologna in carcere al Cairo. "Il rinvio a giudizio è avvenuto con tutte le accuse e ci sono altri atti che verranno aggiunti in due fotocopie", ha detto Hoda Nasrallah parlando al telefono senza però voler precisare quale sia la pena massima che rischia Patrick.
"C'è enorme preoccupazione", commenta Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia: "Sin dal rinvio a giudizio sospettavamo che le accuse più gravi fossero state solo congelate, ma non annullate. Le dichiarazioni dell'avvocata rendono del tutto vuote quelle parole di grande ottimismo pronunciate all'indomani della prima udienza come se tutto fosse risolto o in via di risoluzione grazie a una presunta attività diplomatica del nostro governo". "Il precedente della storia gemella di Patrick, quella di Ahmed Samir Santawy, arrestato un anno dopo Patrick e condannato già a quattro anni, ci spaventa - aggiunge Noury - Ci auguriamo che non finisca allo stesso modo, con una condanna inappellabile, ma purtroppo dobbiamo essere preparati anche a questo scenario".