Dante 700, il 16 maggio apre Museo dedicato al Sommo Poeta

Emilia Romagna
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Ravenna, nove sale accoglieranno visitatori a due passi da tomba

Consolidare la valorizzazione del culto di Dante con un allestimento contemporaneo e fruibile, che utilizza nuovi linguaggi per dare conto della Commedia e del lascito dantesco: è l'obiettivo che ha guidato l'Amministrazione comunale nella realizzazione del nuovo Museo Dante, a due passi dalla tomba, che aprirà al pubblico domenica 16 maggio. Nove sale accoglieranno i visitatori: la sala del tempo, quella del volto, la sala Montevideo, quella del culto, quella della fama e le tre sale della Divina Commedia.
    Il Museo presenta sia la possibilità di addentrarsi nell'immaginario dantesco con la forza dell'esperienza sensoriale che quella di apprezzare gli oggetti storici che dall'11 settembre 1921 - quando il Museo, allora Museo Dantesco, fu inaugurato in occasione delle celebrazioni del sesto centenario della morte di Dante - danno testimonianza di una vicenda che lega a sé personaggi e capolavori letterari. Il museo fu ideato dall'architetto Ambrogio Annoni (allora Sovrintendente di Ravenna) e da Corrado Ricci, studioso di Dante e fondatore della Soprintendenza ravennate. Il Museo Dante si inserisce in una nuova lettura della zona dantesca, che con il recente restauro della tomba, la futura Casa Dante e altri interventi si configura come parte centrale di un'operazione complessiva di valorizzazione e di innovazione nell'ambito delle celebrazioni del settimo centenario, progettato in accordo con la Regione, il Mibact, le altre città dantesche e le istituzioni culturali nazionali e internazionali che promuovono attività di studio, ricerca e divulgazione.
    L'edificio è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e al suo interno hanno sede la Biblioteca e il Centro Dantesco dei frati minori francescani. Con la convenzione che disciplina il riallestimento e la definizione del modello di gestione del nuovo museo è stata sancita la condivisione istituzionale tra la proprietà del complesso monumentale, il Centro Dantesco e il Comune di Ravenna. (ANSA).
   

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