25 aprile: Marzabotto ricorda Cruicchi, artigiano della pace

Emilia Romagna

Bonaccini, essere qui è un dovere per la memoria

Marzabotto, paese dell'Appennino bolognese, uno dei luoghi simbolo della resistenza al nazifascismo, non ha potuto accogliere, come già avvenuto l'anno scorso, le decine di migliaia di persone che di solito il 25 aprile partecipano alle iniziative organizzate al parco di Monte Sole. E ha dedicato il 76/o anniversario della liberazione a Dante Cruicchi, sindaco di Marzabotto fra gli anni settanta e ottanta, ricordato come l'artigiano della pace, per il suo impegno a far diventare il paese come uno dei simboli della fratellanza europea.
    A Cruicchi, sopravvissuto ai lager, poi giornalista dell'Unità prima di diventare amministratore locale, è stato intitolato il ponte di Sperticano sul fiume Reno.
    All'intitolazione ha partecipato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, insieme alla sindaca di Marzabotto e presidente del Pd Valentina Cuppi e a Ferruccio Laffi, sopravvissuto e testimone della strage.
    "Da quando ero ragazzo - dice Bonaccini - non manco mai, almeno una volta all'anno, la visita al sacrario dei caduti, per quello che è stato l'eccidio più efferato da parte dei nazifascisti. Un dovere essere qui, per ricordare le tante donne e uomini che scelsero di opporsi alla dittatura e alla prevaricazione, in molti casi perdendo la vita. Dante Cruicchi è stato un artigiano della pace, come si definiva, ha dedicato la vita a costruire la memoria dell'eccidio e farne un monito a favore della pace e della fratellanza".

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