Pressioni alla sindaca, Comune vince al Tar contro le imprese

Emilia Romagna
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A San Lazzaro di Savena, nel 2015 le polemiche su Isabella Conti

Il Comune di San Lazzaro di Savena incassa una vittoria completa al Tar sui risarcimenti chiesti dalle imprese per la cosiddetta 'Colata di Idice', l'insediamento edilizio bocciato tra molte polemiche nel 2015.
    Il tribunale amministrativo di Bologna ha infatti respinto i ricorsi di Astrale, Coop Costruzioni, Palazzi, Consorzio Cave e Cesi (poi finita in liquidazione), che lamentavano in tutto danni per oltre 20 milioni dalla mancata realizzazione dell'insediamento urbanistico.
    Prima di Natale il Tar aveva preso analoghe decisioni su altre due aziende, Dipierri e Laterizi Brunori, anch'esse proprietarie di terreni che avevano impugnato le delibere comunali di decadenza dei piani operativo e urbanistico.
    La sindaca Isabella Conti, all'epoca nel Pd poi in seguito passata a Italia Viva, finì nella bufera politica per aver denunciato le pressioni subite per la decisione amministrativa e venne aperta un'inchiesta che coinvolse altri esponenti dem e dirigenti di coop e rappresentanti delle imprese costruttrici.
    L'inchiesta alla fine venne archiviata, ma dalle indagini era emerso, scrisse la Procura, "una condotta pressoria, a volte qualificata da toni, espressioni e insistenze dimostrativi di una subalternità agli interessi economici e da una concezione della politica in cui l'interesse pubblico può essere anche subordinato a quelli privati configgenti", ma non "una condotta realmente intimidatoria e tale da meritare la sanzione penale".
    Il Comune di San Lazzaro all'epoca è stato assistito nella vicenda amministrativa dall'avvocato Michele Cristoni. Il tribunale, sostanzialmente, ha riconosciuto nelle sentenze che quella dell'Amministrazione fu una decisione corretta sia sotto il profilo giuridico che per l'interesse pubblico. (ANSA).
   

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