Ciavatta (Sanità), da noi le limitazioni ci sono eccome
"Con l'Italia abbiamo fin dallo scorso marzo intavolato tavoli e strategie comuni, per quanto ognuno dei due paesi le abbia adattate alla specificità del proprio territorio. L'obiettivo è debellare la pandemia, e non potendo considerarsi separati i nostri territori, il coordinamento delle strategie, anche in relazione alle realtà limitrofe, è strategicamente determinante". Lo dice Roberto Ciavatta, segretario di Stato alla Sanità della Repubblica di San Marino.
"Ora - prosegue - è necessario diminuire le percentuali dei nuovi positivi rispetto ai tamponi effettuati, che a San Marino sono circa 2.000 ogni settimana. Ridurre le proporzioni del contagio è necessario per preparare la strada alla campagna vaccinale che dovrà partire in maniera massiccia prossimamente".
A proposito delle ultime polemiche che hanno riguardato San Marino, Ciavatta non ci sta a definire lil suo Stato come privo di regole. "Errori - dice - ne sono stati certamente commessi, e forse alle volte si sono prese misure troppo blande. Riguardo alla comunicazione, non v'è dubbio vi siano stati errori, come è vero che la stampa ha voluto creare un caso San Marino dipingendo il nostro paese come una terra senza limitazioni ove invece le limitazioni c'erano e ci sono eccome. La cosa più spiacevole è quando si riportano virgolettati attribuiti a nostri rappresentanti che tuttavia non rispondono al vero. Temo che la volontà di creare zizzania sia dunque attribuibile più a detrattori, opposizioni irresponsabili e stampa alla ricerca di scoop inesistenti che alla difformità di misure che, laddove esistente, è comunque equivalente in termini di contrasto. La politica deve fare scelte impopolari se è richiesto dagli eventi. Le prescrizioni non devono perseguire il consenso ma la promozione della salute pubblica, che è un concetto sociale, non individualistico".
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