Covid: in E-R 453 nuovi casi, ministro Speranza a Piacenza

Emilia Romagna

Sono 49 i ricoverati in terapia intensiva, 14 in più di ieri

Preoccupa la curva dei contagi Sars-Cov2 in Emilia-Romagna: sono 453 i nuovi positivi, i ricoveri crescono e, anche in considerazione delle indicazioni dell'ultimo Dpcm, l'Ausl di Piacenza, una delle aree che ha pagato il prezzo più alto durante la prima ondata, ha deciso lo stop per gli accessi di visitatori, accompagnatori e caregiver negli ospedali del territorio, con eccezioni solo per casi giudicati strettamente necessari. Proprio nel Piacentino venerdì 16 ottobre il ministro per la Salute Roberto Speranza sarà in visita, in quattro ospedali, da Fiorenzuola a Piacenza, per fare il punto sulla sanità locale.

Sul fronte dei numeri anche in Emilia-Romagna oggi si registra una crescita notevole ma la cosa che preoccupa maggiormente continua a essere la curva dei ricoveri: sono 49 i pazienti in terapia intensiva, 14 in più rispetto a ieri, il doppio rispetto a tre giorni fa. E se il 95% dei casi attivi è in isolamento domiciliare, sono nove in più i ricoverati anche negli altri reparti Covid, che portano il totale a 392. Si registra una nuova vittima: un uomo di 90 anni morto in provincia di Modena.

Per questo dopo i divieti di visite in diverse residenze per anziani della regione, dove sono scoppiati focolai, l'Ausl di Piacenza ha optato per decisione simile negli ospedali, per garantire sicurezza a pazienti e personale. Le misure sono valide, per il momento, fino al 31 ottobre. La novità principale riguarda i reparti no Covid, dove non saranno più consentite visite in orario diurno.

Si continua intanto a discutere sulle misure da adottare, sia a livello nazionale sia localmente, per cercare di contenere il contagio. "Bisogna essere pronti a lockdown parziali, molto parziali - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini - un lockdown generalizzato porterebbe da una pandemia sanitaria a una pandemia economica". Quindi, misure ma solo "molto mirate se la curva dovesse aumentare".E per ridurre l'affollamento sui mezzi pubblici ha proposto di dilatare gli orari scolastici su tutta la giornata, cioè mattino e pomeriggio.

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