Dopo casi positività, preside a genitori: 'No caccia all'untore'
Da lunedì indossano la mascherina anche seduti ai banchi gli alunni della scuola media inferiore 'Panzini' di Rimini e lo dovranno fare per due settimane dopo che un caso di positività al Sars-Cov-2 tra gli studenti ha posto in quarantena un'intera classe. Negli stessi giorni è arrivata la notizia di una insegnante positiva al virus. Risultato, tamponi per cinque classi e per alcuni docenti. Finora, per la maggior parte degli studenti il tampone è risultato negativo. Ancora una decina quelli che attendono l'esito.
Una situazione complessa per la direzione scolastica che si è trovata ad avere a che fare da un lato con le indagini per il tracciamento dei contagi. Dall'altra con genitori, in alcuni casi inferociti. Tra questi c'era chi esprimeva dissenso sull'obbligo della mascherina. Bisogna "evitare di seminare il panico, di aumentare l'ansia, di accusare questo o quello di essersi comportato da untore", ha scritto la preside Lorella Camporesi su Facebook rivolgendosi proprio ai genitori.
"È una situazione che ci potevamo aspettare - afferma Camporesi - però è la prima volta che succede e probabilmente le famiglie sono abbastanza confuse. Sono state prese alla sprovvista. Ci sono state alcune reazioni dei genitori un po' scomposte sulle solite chat e sui social". Per questo, spiega la preside, "mi sono sentita di dire a tutti che la situazione è assolutamente sotto controllo. Stiamo lavorando da tutta l'estate per avere le scuole in sicurezza e siamo in contatto costante con l'Ausl e il Comune".