Coronavirus, 65 morti in un giorno in Emilia-Romagna, mai così tanti

Emilia Romagna
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Salgono a 4.525 i casi di positività, +13% in un giorno

Record di decessi per pazienti con coronavirus in Emilia-Romagna: nel bollettino odierno delle vittime si contano 65 morti, portando il totale a 461. È la giornata con più vittime dall'inizio dell'epidemia. Sono i dati snocciolati oggi nel consueto bollettino via Facebook dal commissario straordinario per l'emergenza Sergio Venturi. In regione salgono a 4.525 i casi di positività, 525 in più rispetto a ieri (+13%). Le persone in terapia intensiva sono 247, 24 nelle ultime 24 ore, mentre circa 1.735 positivi sono in isolamento domiciliare.

Non c'è ancora il picco - "Adesso vorremmo vedere il picco, che non vediamo ancora: ce lo aspettiamo a fine settimana o durante la prossima". A sottolinearlo il commissario per l'emergenza in Emilia-Romagna, Sergio Venturi, durante il bollettino quotidiano trasmesso via Facebook.
"La percentuale di crescita è del 13% e non è cambiata", ha spiegato, aggiungendo, però, che "naturalmente questo comincia a non soddisfarci". Anche una volta raggiunto il picco, ha ricordato Venturi, "ci sarà ancora molto da lavorare, perché pur scendendo a 2-300 casi al giorni, sono comunque persone in più da curare".

L'appello dell'infettivologo: 'A casa o ci giochiamo sanità' - Due settimane decisive nella lotta al nuovo coronavirus, in cui ci si gioca la "migliore sanità d'Italia". È il monito lanciato via social da Pierluigi Viale, direttore di Malattie infettive del Policlinico di Sant'Orsola di Bologna che lancia un appello a tutti i cittadini a restare a casa e ad evitare ogni occasione di socialità. "In queste due settimane ci giochiamo forse il futuro della nostra nazione - spiega in un video su Facebook - In queste due settimane dobbiamo stare chiusi in casa e circolare il meno possibile, avere rapporti interpersonali il meno possibile perché queste sono le settimane in cui speriamo che la curva (dei contagi, ndr) da esponenziale diventi una curva che vada sul plateau". Perché, sottolinea, "se in queste due settimane invertiamo il trend, la migliore sanità d'Italia - che è la nazione con la migliore sanità del mondo - riuscirà a reggere l'urto. Se invece in queste due settimane non riusciamo a invertire in trend la migliore sanità d'Italia va in ginocchio. Ogni cittadino - conclude - deve fare la sua parte".

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