Coronavirus, vescovo vieta lo scambio della pace. Scuole chiuse fino a martedì

Emilia Romagna
@ANSA

Tre positivi all'ospedale di Piacenza, tutti casi riconducibili al focolaio lodigiano

Dopo i casi di coronavirus nel Lodigiano la Ausl di Piacenza ha avviato verifiche e controlli anche sul territorio della provincia emiliana.

Presunto 'paziente zero' non è il manager Mae. Negativo al primo tampone, non ha sviluppato nemmeno gli anticorpi. Leggi tutto

 

Scuole chiuse, così come gli impianti sportivi pubblici e privati, fino a martedì 25 febbraio compreso a Piacenza e provincia, e l'invito a evitare i luoghi molto affollati. Sono le decisioni, valide per tutto il Piacentino, che arrivano dal primo incontro della giornata del Comitato allargato di Piacenza per affrontare i problemi legati al Coronavirus, convocato dal prefetto Maurizio Falco. Si tratta di provvedimenti a solo titolo "esclusivamente precauzionale".

Evitare lo scambio della pace in chiesa. Distribuire la Comunione solo sulla mano e non in bocca ed evitare lo scambio di pace. Sono alcune delle misure disposte dal vescovo di Piacenza Gianni Ambrosio per le messe nelle chiese della Diocesi. A seguito delle disposizioni emanate dalla Prefettura di Piacenza sul Coronavirus, il Vescovo ha disposto, a scopo precauzionale e sino a nuove indicazioni, anche la sospensione delle attività di catechismo, di gruppo e altre occasioni aggregative.

Tre pazienti positivi. Sono tre in totale al momento i pazienti positivi al coronavirus in ospedale a Piacenza, tutti casi legati al focolaio lombardo dell'epidemia. Lo comunica la Regione Emilia-Romagna. Si tratta di una donna di 82 anni residente a Codogno (Lodi) che si era recata venerdì nell'ospedale piacentino per ricevere cure. Positivo poi l'infermiere piacentino, che in servizio a Codogno si occupò del triage del 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Ha il coronavirus anche un cittadino lombardo di Maleo, in provincia di Lodi. Quest'ultimo e l'infermiere non sono in condizioni critiche. Tutti e tre i positivi si trovano in isolamento nel reparto Malattie infettive e stanno ricevendo tutte le cure del caso. Si conferma, ribadisce la Regione, al momento, la positività di persone a causa del focolaio lombardo, mentre non si registrano trasmissioni del virus in Emilia-Romagna.

Negativi tre tamponi relativi a una famiglia piacentina, residente in città - nonna, madre e bambino - dimessi nella notte. I pazienti dell'ospedale di Piacenza per i quali i test non hanno evidenziato la presenza del coronavirus sono stati dimessi. Tra questi la donna ricoverata venerdì, collega del 38enne di Lodi colpito da Covid-19.

Il dipartimento della Protezione civile ha individuato nell'aeroporto militare di San Damiano, in provincia di Piacenza nel comune di San Giorgio, la struttura in cui ricoverare, in caso di necessità, le persone che verranno sottoposte a quarantena.

Le verifiche. I controlli della Ausl di Piacenza sul territorio sono scattati per verificare gli eventuali contatti dell'italiano rientrato dalla Cina con dipendenti piacentini dell'azienda. La ditta in questione è la Mae, specializzata in impianti per fabbricazione di fibre sintetiche e polimeri per l'edilizia, e oggi è chiusa per precauzione. Il sindaco di Fiorenzuola, Romeo Gandolfi, scrive su Facebook che è stata inviata una squadra sanitaria per il controllo dei lavoratori in ditta.

Stop a basket e calcio a Piacenza. La prefettura ha disposto lo stop di tutte le attività sportive previste nel fine settimana. In particolare sono state sospese la partita di Lega Pro tra Piacenza e Sambenedettese (in programma domenica), quella di serie D tra Fiorenzuola e Lentigione e quella di basket tra Bakery Piacenza e Jesi, valevole per il campionato di serie B (girone C). Sono stati sospesi anchi gli altri eventi sportivi dilettantistici e non competitivi, dove previsti.

Task force attiva. Nonostante al momento non ci siano casi accertati in Emilia-Romagna, l’Unità di crisi regionale è pronta a gestire eventuali criticità. E’ stato inoltre ampliato l’orario di ricevimento dei campioni da parte dei due laboratori di riferimento regionali, di Bologna e Parma.

Cosa fare in caso di sintomi (febbre e sintomi respiratori). La raccomandazione è di non recarsi direttamente al Pronto Soccorso, ma contattare o il 1550 - il numero nazionale messo a disposizione dal ministero della Sanità - o il proprio medico di medicina generale o, in caso di emergenza, il numero 118.

L’Asl di Piacenza per informazioni ai cittadini piacentini ha attivato il numero 0523 317979 che si può chiamare dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13.

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